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Poi se invece mi chiedi che cavolo ci fa' una fotoresistenza collegata ad un termostato devo ancora scoprirlo. Può anche darsi che ad un certo punto non gli servisse più come termostato e lo abbia modificato (o cercato di farlo) in sensore di luminosità sfruttando il circuito di controllo preesistente.
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Di componenti elettronici ne capisco poco/nulla. Non so se una fotoresistenza possa servire, ma sicuramente all'epoca c'erano nei termostati uguali a questo che tramite un qualche componente (possibile la fotoresistenza?) ti recreavano una differenza di temperatura notte/giorno. In pratica al buio ti tenevano la temperatura due gradi sotto al valore da te impostato.
Li ricordo bene in pubblicità/articoli di aquarium annate tra il 70 e il 80, oppure sul vecchio "Manuale tecnico dell'acquario d'acqua dolce" di De Jong e Giovenzana. Sempre che la memoria non mi tiri brutti scherzi...
Ciao, Andrea.
p.s. i testi citati, naturalmente, non possono che essere eredità paterna