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Vecchio 31-01-2008, 11:10   #13
alapergola
Ciclide
 
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Regulus, il link a me funziona...

ecarfora, Bubi82, credo che quello citato fosse un caso limite.
Probabilmente la concentrazione della tossina diluita in acqua non sarebbe sufficente a creare un così grave problema (soprattutto xche' spero non vi lecchiate le mani dopo averle tolte dalla vasca eh ?! ).

Molto probabilmente il cane avrà leccato qualche colonia di Palytoa, gia' abbondantemente stressata per la taleazione, quindi con il massimo livello di difese attive possibili (tossina a più non posso).
Ripeto, non si tratta di creare allarmismi, ma fare un pò di attenzione non guasta mai...

Colgo l'occasione citando Bubi82, relativamente all'avere le mani "perfette" quando le inserite in vasca senza guanti. Ho trovato un paio di link abbastanza pesanti da vedere, relativi a persone che hanno contratto il "Mycobacterium Marinum".
Vi riporto un pezzo di un'articolo :

"Granuloma da piscina
Si tratta di una lesione inizialmente papulo nodulare, che poi lentamente si evolve verso la verruca o che può ulcerarsi, spesso con un alone eritemato edematoso. E’ possibile (nel 20 per cento dei casi) il coinvolgimento degli strati profondi o la diffusione di noduli secondari lungo i vasi linfatici. L’agente eziologico è il Mycobacterium marinum.
La lesione è modestamente dolorosa e non pruriginosa. Colpisce le parti esposte del corpo, soprattutto le estremità (le dita); nei bambini sono stati descritti anche casi di localizzazione al volto.
Oltre ai frequentatori di piscine, questo granuloma è stato riscontrato anche nei soggetti che possiedono acquari.
Il periodo di incubazione può essere lungo, da due fino a sei settimane.
La diagnosi è istologica e il test alla tubercolina risulta positivo (un +).
Al contrario delle altre infezioni finora descritte, nel caso del granuloma da piscina la guarigione non è spontanea e la terapia non è ben codificata.
Il trattamento più utilizzato è un’associazione di farmaci antitubercolari (rifampicina etambutolo); altri trattamenti descritti prevedono tetracicline, sulfametoxazolo-trimetoprim, cefalosporine o associazione rifampicina claritromicina. La risposta alla terapia è lenta e i farmaci devono essere assunti per diversi mesi (Hernandez-Martin 1999; Gluckmann 1995).
"

Il link alle immagini non è per i deboli di stomaco, magari lo mando in MP a chi proprio non sà resistere

Ale
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