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Vecchio 26-04-2007, 09:00   #4
luca2772
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Nei filtri commerciali viene dato grande peso al filtraggio meccanico, ottenibile con materiali filtranti a grana fine (la lana di perlon) ed un'alta velocità di transito dell'acqua.

Io ho verificato su un piccolo mirabello 30 delle teorie per cui, se si rallenta il passaggio dell'acqua, i batteri (presenti nel biofilm che ricopre la superficie dei materiali filtranti stessi, ma non solo) avranno più tempo per ossidare l'ammonio in nitriti e successivamente in nitrati, e col tempo inizieranno a formarsi delle zone anaerobe in cui i nitrati vengono ridotti ad azoto gassoso (cerca "filtro di amburgo" o "kassebeer", il principale artefice delle teorie in questione).

L'altro vantaggio della ridotta velocità di transito sarà data dal fatto che le spugne non si intaseranno praticamente mai: i batteri riusciranno a degradare anche frammenti di foglie senza innalzamenti degli inquinanti e senza "intoppamenti".

Per darti un'idea, col filtro del Mir, con una piccola modifica (consistente appunto nella sostituzione della cartuccia di lana con due spugne a grana grossa e nella riduzione quasi al minimo della portata della pompa), devo semplicemente smuovere ogni mese il cestello dei cannolicchi agganciato alla pompa per far uscire la bolla di azoto, altrimenti la pompa inizia a diventare rumorosa e ad "areare" minuscole bollicine di questo innocuo gas in vasca.
L'altra manutenzione consiste nella pulizia della girante ogni 6 mesi...
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