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bibarassa,
alcune curiosità.
Il contratto inviato, in realtà non è un contratto, ma una proposta di contratto. Ad essere pignoli non è una proposta dell'Eni al cliente ma, al contrario, del cliente all'Eni, che potrà aderire o meno.
Lo sconto promesso è quello di un'ora al giorno per un anno, sul prezzo base. Quel 4,17% è la sua trasformazione matematica. Resta il fatto fondamentale che non è specificata la tariffa, nè tutte le altre miriadi di voci che compongono una bolletta.
Da notare che lo sconto è sul "prezzo base", che corrisponde al costo di acquisto di energia. Qualcosa mi dice che tale prezzo base non sarà il prezzo pagato dal cliente, visto che non credo rivenderanno l'energia a prezzo di acquisto, e che quindi quel 4.17% sia ancora più indefinito di quanto già non appaia.
Dato interessante: il diritto di recesso, subordinato per il suo esercizio come al solito in modo vessatorio ad una raccomandata, deve essere esercitato, udite udite, con un preavviso di ben centocinquanta giorni. Ripeto con i numeri: 150 giorni. Sono cinque mesi.
Così, giusto per dirne qualcuna.
A presto
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