No no...oltre ad essere bella esteticamente (quì però de gustibus) è una terra allofana cmq a basso costo (almeno quì a Milano non costa molto) anche se non reperibilissima, non si compatta facilmente come le altre rendendo possibile un ottimo scambio di ossigeno anche a livello radicale per le piante e quindi diventa anche un ottimo "covo" di batteri. Inoltre essendo inerte si può caricare di macroelementi a seconda delle proprie necessità ma questa cosa è facile a dirsi ma difficile a farsi. Per esempio io non sarei in grado di trovare prodotti che mi "fertilizzino" accuratamente l'akadama. (l'osmocote è il più gettonato ma occhio ad utilizzare determinati prodotti in vasca se non si sa bene cosa si sta facendo)
Però onestamente io non mi sento di consigliarla perché a questi pro si aggiungono secondo me troppi contro: problemi con i valori di durezza nelle fasi iniziali, da quel che ho letto assorbe ferro se non ben chelato addirittura per i primi 6 mesi, a lungo andare secondo me si compatta (lo noto con i bonsai, figuriamoci immersa in vasca) e quindi non è riutilizzabile, bisogna integrare per bene i vari elementi perché effettivamente è inerte...
Con questo quindi voglio dire di pensarci bene e documentarsi tanto prima di allestire una vasca utilizzando akadama.
