Il problema dei fosfati,o meglio l'eccesso di quest'ultimi, non si è mai verificato in quanto nella vasca sono state(e lo sono ancora nella vasca nuova)sempre presenti piante a crescita veloce una su tutte il ceratophyllum demersum,secondo me una pianta che è spettacolare, per questo tipo di problema.Ecco perchè ho scritto che le piante(e la relativa scelta di esse) in questo discorso rivestono un ruolo di vitale importanza tale e quale a quello dei fanghi,oltre tutto questi ultimi sono una fonte nutrizionale enorme per la flora.
Il filtro esterno l'askoll403 era caricato con le sole spugne e cannolicchi.Il tetratec invece merita un discorso a parte.Mi spiego meglio.Inizialmente l'ho allestito seguendo al mia logica,quest'ultima adava palesemente contro le istruzioni della tetra,tant'è che per un periodo consigliavo di nn tener conto della disposizioni tetra.Per chiarezza devo dire che quest'ultima dice di posizionare i cannolicchi come primo materiale filtrante rispetto al flusso d'acqua(ricordo che il tetratec ha un raccordo interno che fa arrivare l'acqua nella parte bassa del filtro),a seguire spugne,bioball,altre spugne,e infine il perlon.Come ho detto invece io ho fatto la classica disposizione perlon,spugna,cannolicchi.
Però c'era qualcosa che nn mi andava a genio,e mi domandavo ma la tetra nn credo che sia cosi rinco che spara quella diposizione a caso un motivo ci sarà.E cosi mi sono divertito a corrispondere un pò con loro.Morale della favola i cannolicchi sono messi in quel modo perchè hanno il compito di fare da 1° filtro meccanico e da apriflusso,il supporto biologico è lasciato alle spugne e bioball.
Cosi a distanza di poco tempo ho cambiato la disposizione dei materiali(invertendo solo i cestelli) togliendo il perlon messo nella parte superiore(aprendo il filtro è quello che si incontra per primo,quindi l'eventuale sostituzione nn va a rompere le palle più di tanto al resto).Cmq anche disponendo i materiali in questo metodo,sono convinto che per quanto possa essere buono il tetratec,non permetta una buona(leggi capiente) creazione di fanghi di sedimentazione,credo sia meglio adibire al fondo la residenza di questi fanghi.
Una piccola provocazione,si sta parlando dei pregi di questi fanghi ma cosa si sa dei fanghi molto vecchi???Da quel poco che so possono essere anche responsabili di decalcificazioni biogene anche molto evidenti(anche nel depuratore di cui parlavo le vasche ogni 5 anni venivano ripulite,e i fanghi vecchi venivano rimossi e se ne ricreavano di nuovi con particolare procedure),esox sta cosa saprebbe spiegarla molto meglio di me.Un altra cosa(negativa) che mi viene in mente,perche ricordatami di recente da un utente,è l'endogenesi(mancanza dei nutrienti e per i batteri che ne porta la morte)+ o - pronunciata che potrebbe verificarsi per il solo flusso d'acqua troppo forte.
La cosa che mi fa sorridere e che anche in acquariologia,come nei vestiti, le mode ritornano sempre.
Invece a livello storico anche gli antichi romani conoscevano molto bene i fanghi di sedimentazione,infatti le fognature(credo anche gli acquedotti) ogni tot metri incontravano dei bacini di reflusso,quest'ultmi erano adibiti al deposito di materiale in sospensione contenuto nell'acqua,che ovviamente cosa andava a formare??i fanghi di sedimentazione
