no, il ragionamento non è giusto, anzi è tutto sbagliato...
primo ragionamento...
consideriamo una struttura isostatica, cioè ove il numero di vincoli è uguale ai gradi di libertà, quindi 3.
Semplificando una trave appoggiata su un carrello da una parte (vincolo che blocca solo i movimenti dell'asse orizzontale) ed una cerniera dall'altra (blocca i movimenti sull'asse orizzontale e verticale) è una struttura isostatica in equilibrio. Quindi la struttura è in equilibrio.
Poniamo sia di 4 metri (4l), per avvicinarti ai tuoi conti di cui sopra... e poniamo un acquario di peso q e lunghezza l (1 metro).
Avrai sui due vincoli una reazione vincolare uguale a ql/2 in ogni vincolo. E questo è quello che dici tu.
Il problema però è il momento che varia linearmente, è zero su entrambi questi vincoli, ed ha il suo massimo nel centro della struttura, se il peso è caricato in centro.
Il momento massimo vale ql/2*2l-ql/2*l/4=7/8*ql^2
Ora da quel numero dovresti andare a vedere come si deforma l'eventuale struttura, calcolare i coefficienti e mettergli ferri e cemento...
solo che la realtà è più complessa, e cioè la struttura non è isostatica ma iperstatica, e quindi i due vincoli in genere sono due incastri... il che equivale a dire che la struttura così ipotizzata ha 6 vincoli contro 3 gradi di liberà, e i due incastri devono equilibrare ognuno sforzo normale, taglio e momento... momento che prima si annullava negli estremi e che ora invece ha un valore opposto a quello in campata.
Si fanno tutti i calcoli del caso e si arriva alla definizione delle forze, da qui si sceglie una trave, poi si verifica con i pesi veri (compresi quelli della trave)... ed ecco infine che hai i ferri e la loro disposizione...
voglio dire... non è che si studiano diversi anni... e poi la cosa è semplice come mangiare un panino al formaggio
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)