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Vecchio 27-02-2007, 09:54   #2
condormannaro
Ciclide
 
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Beato te, dani, che hai solo spese di mantenimento. Io ho anche quelle di allestimento, di acquisto di coralli, pesci, talee, attrezzatura tecnica che sostituisco, materiali usurati ecc.

Rispetto la tua opinione, per carità, ma i miei conti dicono il contrario.

A me sembra che questa storia dei costi ricalchi, per tecniche di autoconvincimento, quella dell'impatto ambientale e del rispetto degli animali. Leggo sempre sulle riviste e ascolto dagli appassionati (e a volte da me stesso) sciocchezze del tipo: l'acquariofilia è rispettosa delle esigenze degli animali, l'impatto ambientale è nullo, aiuta il progresso e lo studio delle esigenze degli animali ecc. La verità, a mio personale avviso, è che sono tutte fandonie.

Noi teniamo gli animali in vasca per soddisfare il nostro gusto e il nostro interesse. Li amiamo, li curiamo, ma è di tutta evidenza che starebbero meglio a casa loro. Il contributo fornito dall'acquariofilia alla scienza è a mio avviso risibile, perchè la scienza è una cosa seria e non si basa sulle osservazioni amatoriali di un gruppo di appassionati, per quanto esteso. L'acquariofilia alimenta un mercato molto grande di traffici non sempre cristallini, basato spesso su tecniche di cattura ancor oggi devastanti (vedi recente chiusura dalle Hawaii) e su percentuali di decessi da brivido. Immagino che molti sappiano quanti animali muoiono durante la cattura, il trasporto e, ovviamente, nelle nostre vasche. Una carneficina. Le nostre razzie fanno parte dell'equilibrio naturale, secondo cui nel gioco dei fattori occorre tener conto anche dell'intervento dell'uomo, e quindi guai se non ci fossimo noi a resettare la diffusione di certi animali a tutto vantaggio dell'equilibrio dell'ambiente (in questo caso di barriera)? Mi sia consentito dubitarne. E questo senza neanche avventurarmi nelle ovvie considerazioni che tenere un animale in una vasca di un metro o due è l'equivalente di tenerlo in gabbia.
Da quando ho riconosciuto queste cose a me stesso, mi sento meno ipocrita. Da quando, a fronte delle inevitabili domande degli amici, ho cominciato a riconoscere che le cose stanno così, mi sento meno stupido.

Ognuno faccia quello che vuole, e per quel che mi riguarda può anche affermare che l'hobby è economico e che ai pesci facciamo un gran piacere ad ospitarli nelle nostre case, ma io preferisco un pizzico di cinismo e franchezza in più

A presto
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