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Secondo me ci vorrebbe una licenza. Per aprire un negozio di pesci, prima di rilasciare la licenza, dovrebbero far fare una specie di esame (come per i giornalisti prima di iscriverti all'ordine, o per altri mestieri tipo ingegneri, odontoiatri, etc.) in acquariofilia. Alla fine si tratta di esseri viventi e consigli del genere...beh tanto vale buttare i pesci per strada e lasciarli morire (anzi agonizerebbero di meno).
Andate con un registratore, parlate con qualche giornalista (anche di un giornale piccolo cittadino, magari ve lo portate proprio dietro), dategli la cassetta e fate uscire la cosa legata ad una bella intervista di qualche responsabile ENPA. Una volta uscito l'articolo, ne fate un comunicato stampa (o prendete l'articolo citando testata ed autore) e lo diffondete su scala più vasta (forum come questo, agenzie stampa, giornali, riviste del settore, sede centrale ENPA, etc etc).
Al limite se non è l'unico negoziante del genere (e di sicuro non lo è purtroppo) ne fate una bella inchiesta in più parti.
PS: Magari non mettete il nome del negoziante (o cose che potrebbero ricondurre a lui) sennò vi denuncia per diffamazione et similia. Tanto l'importante è che si inizi a parlare di queste cose, i nomi poi saltan fuori da soli se le associazioni si interessano. Poi in questi tipi di denuncia in ambito "natura" ed affini non è che sono molto pratico, alla fine è parecchio fuori dal mio settore. Cmq l'idea su cosa si può fare (secondo me) spero di averla resa.
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"Il coraggio non sta nel non avere paure, ma nell'affrontare le proprie"
"Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, xkè cmq non puoi sapere proprio un ***** della vita degli altri" (Freccia)
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