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Originariamente inviata da Folken
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Altra cosa....
Spulciando su internet vedo che molti nano reef si affidano al filtro biologico....
Ora mi chiedo...che differenza c'e' tra montare un filtro biologico e affidarsi interamente al metodo naturale??non mi e' ben chiaro...
quali sono i pro e i contro?
Grazie!!!
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La logica 'negativa' del biologico (che anche io faccio fatica a digerire, ma è 'vox populi'...) sta nel fatto che consumerebbe molto ossigeno per svolgere la sua funzione che sarebbe poi unicamente quella di trasformare i nitriti in nitrati. Secondo i puristi questo è controproducente perchè determinerebbe una produzione eccessiva di nitrati in vasca mentre le sole rocce vive, una volta popolate adeguatamente di batteri, svolgerebbero un'azione più equilibrata di trasformazione sia di ammonio in nitriti che di nitriti in nitrati. Questo accadrebbe in virtù della porosità delle rocce ma a patto di aver composto il minireef sia con rocce massicce e contorte e sia con rocce dalla struttura piatta, perchè popolate da batteri diversi e preposti ai due tipi di trasformazione.
Come ho detto anche io faccio fatica a 'digerire' questa teoria (peraltro assente nel 'testo sacro' di Knop) e non volendo rinunciare alla rottura della pellicola superficiale nè a un vano permanente in cui inserire occasionalmente carbone e resine nè alla possibilità di una maggiore ossigenazione dell' acqua per l'aumento del potenziale redox, ho applicato un filtro appeso caricato esclusivamente con macerie di rocce vive miste (cioè massicce e piatte ma tutte in scala ridotta).A rigor di logica qusto filtrino si presenta come un "mini-nanoreef " e non dovrebbe svolgere un'azione diversa da quella svolta dalla barriera nella vasca, ma con in più i vantaggi di cui sopra.
Sentiamo però cosa ne pensano anche gli altri perchè per noi principianti del nano (specie se, come me, si proviene da vasche grandi con sump,s schiumatoio annessi e connessi...) si tratta effettivamente di un argomento critico...