Onestamente storie o leggende sui valori ideali per le caridine o neocaridine ne ho sentite tante, secondo me tollerano benissimo un range molto ampio, forse con una leggera propensione verso valori neutri o leggermente acidi e acqua medio-tenera. La caridina japonica è una specie marina o quanto meno capace di vivere benissimo in acqua salata e in acqua dolce e forse è l'unica che tollera ph alti e acqua dura.
L'esoscheletro è formato da chitina che può essere legata a vari elementi che ne possono modificare il colore, l'elasticità o la resistenza irrobustendolo.
Certamente anche il calcio è parte integrante dell'esoscheletro ma penso che, nelle caridine e neocaridine, sia un elemento di seconda importanza, mentre in altri gamberi (come il Procambarus clarkii), la presenza e la funzione strutturale del calcio, penso sia predominante.
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