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Beh, io - personalmente - nel mio acquario aggiungendo una 840 la differenza l'ho apprezzata in maniera tangibile.
Non voglio dire che per tutti sia così, ovviamente, ma la cosa mi ha dato da pensare che forse la questione è più meritevole di attenzione di quanto - da neofita - non sembrasse anche a me.
Quanto al discostarsi dalla situazione "naturale", dipende molto da situazione a situazione: per molte piante l'aggettivo "naturale" significa "acque scure", ove la torba dà una componente giallastra che è addirittura più marcata di quanto non si abbia con un 3000°K.
Il numero di spettro indica la "ricchezza" della luce in termini di sfumature di colore e si chiama "Indice di resa cromatica".
Più il valore è alto (in una scala che va da 1 a 9) e più la luce è simile alla luce solare, quindi è in grado di riprodurre in maniera molto fedele qualsiasi sfumatura di colore.
In pratica, come riferimento si prende la luce solare a cui si attribuisce valore 10 (100%), poi si raffronta la "qualità" luminosa dei tubi rispetto alla luce emessa del sole.
Possono sembrare dettagli, ma non lo sono. Una lampada a 6500°K a spettro 6 o 7 non sarà uguale a una 6500°K a spettro 8 o 9: le prime due riprodurranno colori sbiaditi e poco naturali, le altre due avranno colori più saturi, più naturali e complessivamente più gradevoli alla vista.
Sotto le prime sarà ben difficile distinguere un marrone da un blu o un nero, mentre sotto le altre i colori appariranno molto più fedeli.
In ambito acquaristico anche i processi biologici delle piante risultano essere favoriti dalla emissione luminosa più "allargata" di una lampada a spettro 8 o 9 rispetto a lampade a spettro il cui indice è inferiore.
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