Si tratta esclusivamente si una sostanza chelante selettiva per i fosfati, la terapia chelante è alla base del trattamento di molti tipi di avvelenamenti e su questa si è studiato tanto in medicina, per non parlare della chimica da laboratorio dove i chelanti sono alla base della maggior parte delle titolazioni.
Molto probabilmente nel nostro caso si tratta dell'EDTA (Acido Etilen Diammino Tetracetico) una sostanza che è capace di legarsi con la molecola del fosfato a formare una sostanza non solubile che precipita. L'EDTA non è tossico ma mi resta da capire se i due gruppi amminici presenti nella sua molecola poi se ne vanno a zonzo una volta che è stato legato il fosfato o se questi prendono parte attivamente alla formazione della sostanza insolubile. Se così fosse non vi sarebbero problemi ad utilizzare il prodotto nelle nostre vasche.
Piuttosto, chi ha questo prodotto in casa sa dirmi se odoro leggerissimamente da aceto ed è giallino molto tenue??????
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