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Vecchio 07-01-2007, 18:15   #24
Nico
Pesce rosso
 
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Originariamente inviata da berserk79
... i nei non li ho tolti perchè non mi piace fare vedere una persona che in "realtà" non esiste
Ecco... Cioè tu sai qual è la realtà perfettamente, e d'altronde ricordavi e ricordi perfettamente la mappatura dei nei della bambina?

Fruga un po' nella memoria, e vedrai che di nei avevi traccia ben più modesta, o forse nulla...
Fai una prova. Cerca di ricordare attentamente una persona la cui fisionomia dovresti conoscere bene, e poi fotografala alla tua maniera, sparandole una flashata nei denti. Poi guarda attentamente la foto, e bada a tutte le cose che non ricordavi e forse non hai mai visto...

Cosa voglio dire? Semplicissimo.
1) La realtà non esiste. Non esiste come dato oggettivo e universale.
2) L'occhio è selettivo, la lente no.

Allora levare due neini non è necessariamente un'orrenda modifica della realtà unica e assoluta, fatta di bambine flashate a un passo, , ma semplicemente un modo per adeguare la visione non selettiva della lente a quella selettiva dell'occhio.

Originariamente inviata da berserk79
Ecco forse, e senza forse, questa differenza ancora non l'ho colta a pieno -28d# -28d# -28d#
Lo sospettavo...

Originariamente inviata da berserk79
Beh! la foto che hai postato tu è piuttosto "taroccata" (quella di Gilden) e la cosa non mi piace molto, ma ho visto anche le altre foto e devo dire che il tipo di fotografia che fa non mi dispiace affatto anzi, in realtà il ritratto che piace a me è quello in puro stile National Geoografic
Taroccata? Hai un'idea piuttosto strana della realtà e della sua taroccatura...
Quella è una foto scattata in bianco-nero, col flash e una pellicola piuttosto contrastata, stampata poi su una carta altrettanto contrastata. Nient'altro. Quel genere di foto "taroccate" imperversava sui giornali di quarant'anni fa, e anche meno.

Forse un'altra cosa che hai poco chiara è che la fotografia è "anfibia", cioè vive sia nella dimensione della documentazione, sia nella dimensione dell'espressione, e comunque è sempre interpretazione, e mai "realtà". Tu non te ne rendi conto, ma la tua bambina è molto più vicina alle foto "taroccate" di Gilden, e soprattutto a quelle di cronaca nera della prima metà del Novecento. Se non ridesse sembrerebbe davvero una foto di "nera": si doveva portare la foto al giornale, quindi flash gigantesco, pellicola bianconero gigantesca (si lavorava in genere col 6x9 cm. ...), e dunque foto con una luce dura, violenta, violenta quanto gli episodi che raccontava. Nel tuo caso l'episodio non è violento, ma la luce è identica...

La fotografia di Gilden è estremamente interessante, e non a caso è membro della Magnum -che è il Gotha del fotogiornalismo mondiale, sostanzialmente. Ma sottolineo "estremamente": è una foto estrema, di grande interesse, proprio per la sua temerarietà e scorrettezza nei confronti dei suoi soggetti, che vengono congelati nello stupore della luce che li acceca. Tu vuoi fare altrettanto con i bambini?
__________________
Ciao, Nico

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