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Vecchio 07-01-2007, 01:14   #6
OverTheFalls
Protozoo
 
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Originariamente inviata da GFONDA
Ci sono già stati molti topic che confrontano il Tetra (che poi ha la stessa disposizione dell'Eheim e delle maggior parte dei filtri esterni) e il Pratiko Askoll, che ha un sistema diverso che consente di pulire le spugne di prefiltraggio senza toccare i cestelli dei materiali biologici.
In linea di massima il filtro esterno si apre assai poco, soprattutto se il carico biologico della vasca non è eccessivo.
Io ho il Tetra 1200 su una vasca e il Pratiko 200 su un'altra. Entrambi li apro un paio di volte all'anno, per sostituire le spugne nel Pratiko (prefiltraggio) e l'ovatta del Tetra (ultimo comparto, il primo quando si apre il filtro), le resine Biotrop in entrambi.
Il Tetra l'ho caricato con materiali Dennerle: Chips per il cestello in basso, Perle per i due cestelli successivi, lana e biotrop nell'ultimo.

Si infatti avrò sfogliato almeno 200 pagine di forum per leggere un pò di esperienze. L'idea che mi son fatto, confrontandola con l'aspetto economico dei soldi da sborsare mi fa propendere tra uno fra pratiko 400 o tetratec ex1200, tenuto conto che si occuperà del filtraggio di un juwel rio 240 (nel quale non so se eliminare il filtro in dotazione o lasciarlo li dov'è per utilizzarlo in altri modi, ma questo argomento lo tirerò fuori in altro post al momento opportuno).
Così di primo acchitto, essendo abituato alla stratificazione di materiali classica di un filtro interno credo propenderei per il pratiko 400, magari facendogli la modifica di cui si parla, mi metterei il cuore in pace perchè avrei la sensazione di avere la stessa struttura di un filtro interno, a livello manutentivo aprirei il coperchio, sostituirei lo strato di perlon e lo richiuderei con buona pace dei canolicchi che non toccherei mai.
A ragion del vero però, mettendo i materiali in questo modo la lana di perlon sporcandosi per prima ed avendo struttura fine, si rischia di intasare il flusso riducendo la portata del filtro con conseguente necessità di aprirlo più spesso che è poi l'esatto contrario del suo impiego progettuale.
Mi piace di più il tetratec ex 1200, non tanto per motivi estetici, ma perchè ha i tubi lisci, con i corrugati credo sia impossibile togliere la sporcizia dentro le ondulazioni.
Ma forse scrivendo questa risposta ed avendo le centinaia di post letti in testa la risposta sta arrivando da se, lo strato di canolicchi in basso del tetra serve per evitare gli intasi della lana di perlon e quindi consentirebbe di mettere mano al filtro una volta l'anno se non addirittura di meno.
Quindi, ricapitolando, sul tetra è giustificabile una stratificazione di questo tipo partendo, ovviamente, dal basso?

canolicchi in dotazione
spugna grossolana (quella blu)
canolicchi ultraporosi
canolicchi ultraporosi lasciando spazio per eventuale carbone
il tutto coperto dal suo foglietto di lana fine (o eventualmente lana di perlon)

Esorto ancora tutti a raccontarmi le vostre esperienze e darmi i vostri suggerimenti

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