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Pesce rosso
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Originariamente inviata da ik2vov
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Per l'appunto si paga di più
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NOOOOOOOOOOOOOO.......
Poi se vuoi avere ragione va bene, paghi di piu'.....
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Hai poco da ink...Siamo qui per scambiarci pareri in democrazia...Io ho detto la mia senza presunzione !!
Ti riporto quanto citato nel medesimo post tramite link
I CONTATORI ELETTRONICI DELL’ENEL
OVVERO… COME TUTTI I COSTI DI PRODUZIONE SONO STATI SCARICATI SUGLI UTENTI
(che pagano fino al 33% in più)
di Fabio Roggiolani
Consigliere Verdi in Consiglio Regionale della Toscana
Quando alcuni anni fa l’ENEL annunciò i nuovi Contatori elettronici, in sostituzione dei vecchi contatori ”a disco”, elettromeccanici a induzione, furono sbandierati i presunti vantaggi: la telelettura che avrebbe evitato le bollette “ a conguaglio”, la possibilità di tenere sotto controllo i propri consumi in tempo reale, la possibilità di modificare (quasi) automaticamente la potenza massima installata e il tipo di contratto.
Fu anche annunciato un “numero verde”, unico, per tutte le segnalazioni, che avrebbe dovuto semplificare i rapporti col fornitore dell’energia elettrica.
Si dimenticarono di menzionare alcuni fatti, riteniamo coscientemente e colpevolmente, che oggi pesano come macigni sugli utenti già massacrati dall’aumento di tutte le spese energetiche.
1. I nuovi contatori elettronici, a differenza dei precedenti, misurano oltre alla “potenza attiva” anche quella “reattiva”, facendoci pagare fino al 33% in più. Cerchiamo di spiegarci.
- Nel circuito di casa scorre corrente alternata, in cui corrente e tensione variano ciclicamente nel tempo, da valori positivi a valori negativi, e anche nulli.
- I vari strumenti che assorbono energia elettrica reagiscono in modo molto diverso: un elemento resistivo, come una lampadina a incandescenza, un boiler elettrico, ecc, “vede” tensione e corrente in fase tra loro, e la potenza assorbita è pari semplicemente al prodotto della tensione e della corrente; un sistema che assorbe attraverso elementi non resistivi, per esempio condensatori o bobine, come la maggior parte dei motori degli elettrodomestici, per sua natura “vede” invece tensione e corrente generalmente sfasate tra loro, e assorbe per questo una potenza minore.
- Ora, mentre la potenza effettivamente assorbita, o consumata, da un sistema è detta “potenza attiva”, ed è quella che effettivamente “svolge il lavoro”, in altre parole eroga un servizio all’utente, la “potenza apparente” è quella calcolata dalla brutale moltiplicazione dei valori assoluti, e massimi, della tensione per la corrente, che il fornitore deve comunque erogare all’utenza: la differenza tra questa potenza “totale” e quella “attiva” è detta “potenza reattiva”, che non svolge attività diretta, anche se comporta una produzione di energia “alla fonte” (cioè da parte del produttore, cioè ENEL).
- Il rapporto tra “potenza attiva” e “potenza apparente” è detto “fattore di potenza” e mediamente, considerando le apparecchiature presenti in una abitazione, questo valore è pari o superiore a 0,75. Questo significa che se pagassimo tutta la potenza prodotta da ENEL per la nostra utenza, cioè la “potenza apparente”, e non quella effettivamente consumata (“potenza attiva”), pagheremmo anche il 33% in più!
- E’ proprio quello che è accaduto con i Contatori Elettronici: questi provvedono a “rifasare” la tensione e la corrente, così che l’utente paga non solo quello che effettivamente consuma, che dipende dal numero e dal tipo degli apparecchi che usa, sia per illuminazione che per altre funzioni, ma TUTTA la potenza che ENEL produce per quella utenza!!!
- Un esempio pratico: se utilizziamo una lampadina a basso consumo ma NON a incandescenza, paghiamo di più di quello che consumiamo, proprio perché tensione e corrente non attraversano la lampadina in fase ma con un certo sfasamento, tuttavia conservando i rispettivi valori massimi.
- In altre parole, e per concludere, con i Contatori Elettronici l’ENEL ci fa NATURALMENTE pagare fino al 33% in più di energia, scaricando sugli utenti la PRODUZIONE di energia elettrica, anche quella che effettivamente non consumiamo, e in modo del tutto casuale, che non dipende dall’utente, il quale non può sapere come funzionano tutti i propri apparecchi elettrici.
- Che tutto questo sia vero lo dimostra la risposta del Sottosegretario di Stato alle Attività Produttive Mario Calducci, nella risposta a una interpellanza alla Camera, il giorno 22 Aprile 2004: “Il contatore elettronico permette, infatti, anche la misurazione dell'energia «reattiva»“ (http://www.deputatids.it/deputati/At...o.asp?ID=10895).
Ci sono punti pochi chiari, ma io penso che tu riesca a comprendere benissmo tutto il discorso!
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