|
|
Originariamente inviata da nickreef
|
|
Nico, come sai io non sono un esperto ma ho notato questo ritardo con quell'obiettivo nikon davvero notevole. Nella mia piccola esperienza ho capito che la velocità a volte è molto importante. Spesso non ho potuto scattare la foto perchè la macchinetta non aveva messo a fuoco in tempo...
|
Ciò accade normalmente con le compatte. Non con le reflex digitali. E dipende molto dagli obiettivi che usi. Se dai un'occhiata alla discussione che citavo già a MarcoM, vedrai foto che richiedono scatti immediati.
Anch'io quando usavo le compatte dovevo anticipare lo scatto, e non sempre ci si prendeva. Adesso il problema, francamente, non lo sento proprio. Ma in tutta onestà so che molte delle foto che oggi vogliamo scattare con la messa a fuoco ultrarapida, lo stabilizzatore ecc., si facevano anche quando era tutto manuale e meccanico. E splendidamente!
Ci sono trucchi banalissimi che la corsa alla tecnologia ci fa dimenticare. Ovvio che se voglio inseguire una poiana in volo con un obiettivo manuale, e impostazione manuale dell'esposizione, la foto non la scatto. Ma se studio la poiana, e mi preparo per tempo, mettendo a fuoco prima sul punto che desidero, preparando l'esposizione a tempo, potrò scattare ugualmente. Ci avrò messo molto più tempo? No, ci ho messo molta più esperienza: non mi sono limitato allo scatto veloce, di 'rapina', ma ho dovuto imparare a conoscere il mio soggetto per fotografarlo.
E ciò lo stabilizzatore e l'autofocus non l'insegnano. Se ho fotografato i cavalieri d'Italia mentre si accoppiano e accudiscono il nido, non è perché ho l'autofocus rapido, ma perché frequento da un anno la zona e ho imparato a conoscerli un po'. E non ho imparato a conoscere solo loro. Dunque non ho solo scattato fotografie, ma anzitutto ho imparato. Ecco cos'è per me essenziale nella fotografia: indossare lo sguardo che ci consente di scoprire il mondo.