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Partiamo dal presupposto che tutti i coralli hanno margini di adattabilità abbastanza alti
Teoria verificata nelle mie vasche:
La luce non andrebbe analizzata come valore indipendente , ma come valore dipendente da almeno un'altra variabile , la quantita' di elementi e nutrienti disciolta in acqua.
Esempi:
1)150w hqi e pochissimo carico organico
si nota come i colori di acropore rimangano belli a vedersi anche se la crescita è mooooolto lenta , il loro mantenimento risulta possibile rimanendo legato alla presenza di nutrienti che se in eccesso porta non alla morte dei corlalli ma ad un inscurimento dei tessuti.
2)400w e molto carico organico
I colori rimangono belli e la loro crescita risulta veloce.Il mantenimeto è anche in questo caso possibile e piu' facile(obiettivo bei colori) se si diminuiscono leggermente i nutrienti , ma se dovessero scendere sotto una certa soglia si rischia di far sbiancare i coralli.
Dunque posso affermare che a parita di valori perfetti o quasi di ca , kh , ph , no3 , e po4 , il quantitativo di nutrienti disponibili per l'alimetazione di tutte le alghe
, tra cui le zooxantellae è imporantissimo per effettuare la scelta dell' illuminazione
Per la temperatura di colore della luce sono daccordo a discuterne per ottenere dei colori che piu' si adattano al nostro piacere visivo.
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Ciao , Riccardo
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