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Vecchio 26-11-2006, 11:53   #1
lele40
Stella marina
 
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Ergasiliade, larneide, arguliade (crostacei parassiti)

CROSTACEI PARASSITI
I crostacei parassiti rappresentano un problema in forte aumento nei pesci di acqua dolce di allevamento e selvatici, molti possono esser facilmente riconoscibili a occhio nudo, si localizzano nelle branchie, sul corpo e sulle pinne dell'ospite.
Prenderemo in considerazione i tre generi principali: Ergasilius, Lernaea, Argulus.
ERGASILIADE:
Gli ergsilius sono antropodi che possono arrivare alla lunghezza di 1,5 mm .
La presenza di questi nei nostri acquari e’ molto rara, non si puo’ escludere però che possano entrarvi attraverso cibo vivo non selezionato o con naupli di artemia.
Molto spesso l’attacco di ergasiliade èrivolto alle branchie dove sono visibili ad occhio nudo sotto forma di vermicelli bianchatri.
Questi parassiti danneggiano il tessuto branchiale causando formazioni patologiche secondarie, in particolare funghi.
I metodi per eliminare questi antropidi si basano su metrifonato (Neguvon) e formalina.
Posologia neguvon:soluzione di base; 1g. di neguvon su 1 litro di acqua.
Dalla soluzione di base si prelevano 100 ml per 1 l di acqua di acquario. La terapia va effettuata a 25 gradi e può essere fatta in vasca princiaple con un ph compreso tra 6 e 7 per tre giorni.
A termine terapia si filtra a carbone attivo per 36 ore e si fa un cambio totale di acqua.
Posologia formalina: dose “a”: bagno breve….da 2 a 4 ml di formalina per 30 min in un recipiente separato.
Dose”b”: bagno prolungato….8ml di formalina su 100 l per 10 ore in vasca principale.
I pesci sono da tenere sotto controllo, una posizione obliqua assunta dal pesce e’ sintomo di mal tolleranza del medicinale per tanto la terapia va sospesa.

LERNAEIDAE:
Fa parte della famiglia dei copepodi,sulla testa sono presenti delle escrescenze che servono al parassita per potersi attaccare al suo ospite.
Conosciuto anche come "verme ancora" è un parassita comune nei pesci rossi e nei loi, specialmente durante i mesi estivi. il copepode si attacca al pesce si accoppia e il maschio muore, la femmina allora penetra sotto la cute e giunge a maturazione.
L'infezione soprattutto quando è sostenuta da numerosi esemplari, induce debilitazione e porta ad infezioni secondarie di origine micotica e batterica.
L'asportazione manuale dei parassiti con l'aiuto di una pinza può servire a ridurre il livello dell'infezione, avendo cura di trattare la ferita dopo l'asportazione.
In caso di comparsa si possono attuare i seguenti rimedi: sale da cucina, neguvon, formalina.
Posologia sale da cucina: 15 g.di sale per 1 l di acqua per un tempo che puo’ variare da 10 min a 45 min a seconda della sofferenza che il pesce dimostra.
Il trattamento non puo’ essere ripetuto.
Per il neguvon rifarsi alla posologia illustrata per l’ergasiliade.

ARGULIADE:
Le arguliade sono dette comunamente pidocchi dei pesci.
Sono crostacei grossi da 4 a 12 mm.
Questi pidocchi sono particolarmente pericolosi poiché attraverso la puntura di questi il pesce può contrarre una serie di infezioni assolutamente da non trascurare.
Si possono verificare funghi in prossimità della puntura e trasmissione di agenti patogeni causanti idropisia e parassiti del sangue.
Il periodo di vitalità del pidocchio al di fuori di un pesce è di tre settimane dopo di che muore. Viene introdotta in acquario tramite cibo proveniente da acque dolci da pesca.
Come metodi di cura si possono osservare i prodotti sopra citati.

ACARINA:
Gli acari non sono veri e propri prassiti dei pesci e possono risultare pericolosi esclusivamente per i piccoli.
Sono molto rari in acquario, più’ frequenti negli allevamenti.
Curiosità, sembra che in mancanza di ossigeno in acquario questi acari si attacchinio ai pesci ed attrraverso la mucosa respirino.
Sono a rischio i pesci di fondo.
Non presentano un vero e proprio problema, in quanto si nutrono di detriti ed alghe per tanto possono essere utili all’ecosistema.
Essendo particolarmenti forti e resitenti agli agenti chimici l’unico modo concreto per poterli eliminare consiste nel lasciare asciutta la vasca per 3 giorni.

Ultima modifica di bettina s.; 01-11-2011 alle ore 19:28.
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