Mercoledì 12 maggio
In questi due giorni è piovuto, e m'è capitato di chiedermi se l'acqua si fosse alzata ancora. E nel caso, cosa fosse successo delle uova. Quindi oggi mi sono recato lì appena ho potuto, e ho scoperto d'avere sottovalutato la famiglia di Cavalieri. Il nido adesso appare ben ordinato e pronto a resistere ancora a un altro innalzamento dell'acqua -che nel frattempo ha fatto sparire completamente la terra...
Il lavorio in questi due giorni dev'essere stato febbrile, e quella che a me pareva una perdita di tempo s'è rivelato un laboriosissimo ed efficace rimedio. Vi confesso che quando vedevo il maschio o la
femmina sollevare dei rametti o dei tocchettini di fango e lanciarli con moltissima approssimazione verso la zona del nido, pensavo proprio fosse lavoro inutile e fatto anche un po' a casaccio.
Ma ho scoperto d'essere stato un miscredente

Quella che prima era una zona disordinata e molto alla buona -faranno così il nido, pensavo- adesso ha preso una chiara forma, è ben strutturata, e la sentinella di turno vi s'accovaccia con placida tranquillità (ricontrollate il nido nelle foto precedenti)...

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Ho assistito alla solita, sapiente
rotazione delle uova -una cottura lentissima e ben calibrata

-, alla consueta
raccolta dei ramoscelli, ai bellissimi e sempre eleganti voli, anche in fase d'atterraggio
Non solo hanno rinforzato e sopraelevato il nido, ma mi sembra abbiano acquisito maggiore sicurezza e tranquillità. Adesso il Cavaliere in libertà s'allontana maggiormente, anche se magari controlla ugualmente il nido e il compagno a volo d'uccello, è il caso di dire...
