Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 16-10-2006, 14:09   #14
zefiro
Discus
 
L'avatar di zefiro
 
Registrato: May 2005
Città: Messina
Azienda: no
Acquariofilo: Marino
N° Acquari: 1
Età : 47
Messaggi: 3.344
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 1 Post(s)
Feedback 0/0%
Invia un messaggio tramite MSN a zefiro

Annunci Mercatino: 0
Flyer19, è così le baracche ci sono e si tramandano di generazione in generazione da allora ad oggi, con la speranza che qualcuno dia il via alla costruzione di nuove case popolari (promesse ma mai mantenute) a chi ancora continua ad abitare nelle baraccopoli..puoi chiedere a chiunque abiti a Messina se esistano o meno ancora queste "baracche" alcune addirittura adibite a full optional con tv satellitare ed allaccio abusivo alla rete elettrica..il tutto naturalmente nel corso di tutti questi anni è divenuto terreno fertile perchè la criminalità spicciola e meno spicciola ci facesse fiorire attorno un losco traffico di compravendite di roba abusiva..e sempre alla luce del giorno..questo grazie alla scarsissima capacità ed al disinteresse dei nostri politici locali che continuano a farsi i porci comodi loro..
scheggia66, non tutti sono capaci di costruirisi o posseggono i soldi per comprare o farsi da zero una casa tantomeno hanno le opportunità che hai avuto tu non si possono fare discorsi così generalistici..poi credo che una cosa siano le calamità naturali che colpiscono eliminando tutto ciò che possiedi beni e famiglia.. un'altra la tua esperienza di vita e di lavoro..ma siamo in Italia e ci si scorda sempre di chi vive nelle baracche post disastri naturali (Messina non è l'unica realtà di questo tipo purtroppo, basta ricordare il Belice in cui la ricostruzione è rimasta incompiuta e preda della mafia e fatti più recenti come l' Irpinia o i più recenti terremoti e disastri naturali guarda dove stanno le persone ancora).
Proprio per quelle realtà territoriali che tu citi inoltre (non è la gara a chi sta peggio) mi chiedo alla luce di questo dato e del fatto che ci sono altre emergenze ben più importanti rispetto al ponte, non sarebbe meglio cercar di presentare al vaglio della Comunità Europea progetti più concreti come appunto il completamento delle linee ferroviarie e autostradali e la messa in sicurezza di altre rete autostradali in tutta Italia con occhio di riguardo maggiore alla realtà locale e all'ambiente anzichè presentare un progetto come il ponte sullo stretto e spendere questi fondi proprio su questi fronti?
Non ti sa di demagogico il discorso fin'ora fatto sul ponte?
è come se andando a spasso nel deserto invece di portarci appresso l'acqua ci portassimo le taniche di benzina..
Riguardo l'ombra..ci vivresti tu sotto un ponte con la tua abitazione dopo che hai sudato anni per costruirtela nel posto che ti piaceva e aver comprato il terreno con fatica e sudore?!
poi gli esempi che fai tu delle case costruite sotto le sopraelevate sono un esempio che forse sarebbe meglio evitare in futuro e non di copiare.. -28d#
Il discorso inoltre non è solo paesaggistico (per me il ponte è assai deturpante da questo punto di vista e se ci sei mai stato in sicilia o sullo stretto puoi capirmi) ma riguarda anche la sicurezza ambientale..
e poi scusa ma, che significa l'ambiente si modifica, mica lo fà tutto d'un colpo e senza perdere gran parte delle sue caratteristiche principali, gli interventi dell'uomo il più delle volte si producono nell'ambiente in danni irreparabili, se poi la natura ci mette una toppa non significa che il danno non ci sia stato del resto come noti, appunto, Venezia sta affondando e oltre alla natura siamo noi adesso con un'altra opera ad elevato impatto ambientale a doverci mettere le toppe.
Riguardo il secondo esempio: ti sei chiesto l'impatto che ha avuto sulla popolazione di fenicotteri questa diversità di nidificazione dettata e sulla fauna e flora locale in termini di competizione e biodiversità?!
Non ha senso fare discorsi a metà su questo punto e se la comunità ha rimandato lo studio sull'impatto ambientale indietro significa che c'era un motivo forse perchè incideva profondamente sulla realtà territoriale dello stretto con cambiamenti delle correnti marine e delle rotte migratrici che potevano mettere a rischio flora e fauna ittica e terrestre e perchè gli studi gelogici non tengono conto del caratteristico spostamento tettonico tra la sicilia e l'aspromonte..e di molti altri limiti idrogeologici e non alla costruzione di quest'opera..

http://www.uonna.it/relazionesigeapontesullostretto.htm
http://www.strettodimessina.it/ImpattoAmbientale.html (come noterai mancano gli studi a riguardo)

tu mi hai portato come esempio l'attuale ponte più lungo Akashy(1.991m) in Giappone peccato che quel ponte è un nano rispetto a questo..ed è inoltre molto più snello..non sono io a dire, ti ripeto, che il progetto presenta lacune che ne compromettono la reale fattibilità, sia in termini logistici sia in termini idrogeologici e dei materiali, ma altri ingegneri che del settore si occupano; inoltre mi suona strano che questo sia il primo progetto a cui viene applicata integralmente la procedura accelerata e la Valutazione di Impatto ambientale semplificata per un ponte lungo 3.300 metri localizzato in un'area ad elevato rischio sismico e notevoli emergenze ambientali e paesaggistiche!! ma come se non bastasse c'è di più: la stessa relazione della società costruttrice relativa allo studio di pericolosità sismica ammette che per rotture di faglia in superficie e pericolo di liquefazione, lo studio presentato non è nelle condizioni di valutare ed approfondire i fenomeni, come dire non sappiamo come si comporterebbe il ponte in questi casi!!!ti sembra normale?? (dico il Vajont non ha insoegnato nulla agli italiani?!) e mi suona strano che sia stato proposto il finanziamento prioritario per quest'opera colossale, che cmq richiede il completamento di altre infrastrutture in modo altrettanto prioritario (quelle a cui mi riferivo precedentemente) quando non ci sono i fondi necessari proprio per il completamento di queste ultime! è paradossale! e questo paradosso lo si può spiegare, a modo mio di vedere, solo come propaganda politica!
riguardo "l'avviciniamoci" all'italia..ti assicuro che già aprire l'acqua del rubinetto e sentirla gocciolare nel lavello, per certe zone della sicilia sarebbe una realtà che li farebbe sentire un pò più italiani..senza contare la necessità di molte altre infrastrutture urbanistiche ed extraurbane..e non solo di queste..ma anche sanitarie e sociali..
L'ultima parte del tuo discorso che c'azzecca..?? Poi come si sostituiscono le macchine? non devi cmq costruirle e riconvertire gli impianti di produzione e non solo...
__________________


Zefiro

"In casa mia anche il cane è nervoso"
zefiro non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,16953 seconds with 13 queries