|
Originariamente inviata da *Tuesen!*
|
bhè, l'ecoaquario è solo utopia.
|
No, sono vasche allestite a basso impatto utilizzando quanto viene scartato dalla pulizia delle reti della pesca professionale, prevalentemente raccolto dal fondo dei porti della piccola pesca, o recuperato da massacri incivili dei datterari (ancora frequenti). Non aggiunge un impatto ulteriore a quello considerato "male necessario" causato dalla pesca. Questa forma di allestimento è stata sviluppata tramite contatti con aree marine protette, istituti di ricerca (es. Stazione del Benthos di Ischia, CNR) e siamo stati invitati più volte ad allestire queste vasche alla manifestazione Parchinmostra, riservata agli operatori del settore tutela ambientale.
http://www.aiam.info/05/esposizioni.htm.
Non è una condotta animalista ma una forma sostenibile o, quantomeno, ad impatto ambientale ridotto di fare acquariofilia, tenendo sempre presente che una vasca ben allestita è un ottimo mezzo di comunicazione ambientale. Nessuno vuol fare l'animalista in AIAM e alla maggior parte piace anche un buon branzino al sale ogni tanto o una pasta all'aguglia. E' solo che le cose si possono fare bene o meno bene