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		 Il discorso dell'areatore è molto lungo e complesso e data la tarda ora spero vorrai scusare eventuali inesattezze. L'areatore è sconsigliato a priori negli acquari in maniera assolutamente sbagliata. Ti sorprenderà forse che l'areatore può contribuire in maniera significativa ad apportare co2 in acquario. Infatti l'areatore immette aria in acquario che contiene circa lo 0.030% di co2. Questo vuol dire che in acquari con molti pesci e poche piante (nei quali manca ovviamente un impianto di co2) risulta utile. Il discorso cambia nel momento in cui si parla di acquari con un impianto di co2 e molte piante (chiamomolo "spinto"). In questo caso è evidente che l'uso di un areatore con le luci accese diventa controproducente in quanto la co2 è fornita esternamente e l'ossigeno è prodotto dalle piante. Tuttavia l'areatore può risultare utile di notte, quando cioè c'è una forte saturazione di ossigeno. In questo caso allora l'uso dell'areatore aiuta perchè allontana non la co2, come si può pensare, ma l'ossigeno stesso, per avvantaggiare le piante. Infatti la "filosofia" ADA (che prevede acquari molto spinti) consiglia l'uso di un areatore la notte ed in effetti sto proprio in questi giorni sperimentandone gli effetti sul mio acquario.  
E' inoltre ovvio che un movimento superficiale dell'acqua svolge funzioni più o meno (ma non troppo) analoghe a quelle descritte per l'areatore, favorendo cioè gli scambi gassosi. 
Quindi il fatto che vengano sconsigliati areatori ecc..... non sempre corrisponde ad un'affermazione esatta, ma bisogna distinguere tra i diversi casi. Ad esempio nell'acquario di klesh (sempre che non inserisca un impianto di co2), non mi sentirei di sconsigliarlo, visto che il numero delle piante non è altissimo rispetto alla concentrazione dei pesci che invece è leggermente elevata. 
Per quanto riguarda poi le anubias in particolare, le principali specie (tra cui la nana) crescono in zone differenti principalmente Camerun, fiume Vittoria, ecc..... 
La si trova principalmente in zone palustri, in forma semiemersa, ma anche in zone caratterizzate da una buona corrente (come hai detto dipende dalla varietà). 
Torno quindi a dire che secondo me la concentrazione di co2 nei biotipi naturali delle anubias è maggiore che nei nostri acquari. Resta comunque il fatto che sia insufficiente anche in natura a saturare la fotosintesi (e qui torna il discorso dei bicarbonati).  
Quindi un apporto esterno di co2 male non fa di certo, sempre secondo la mia opinione.  
Spero di non aver saltato nulla e di essere stato chiaro, per quanto non sia un chimico e quindi i processi alla base di tutto mi sfuggano in buona parte. 
Tra l'altro questo argomento ho avuto la fortuna di approfondirlo con un vero esperto. Questo per dire che quello che ho scritto non è frutto della mia sostanziale ignoranza, ma del sapere di altri. 
		
		
		
		
		
			
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				Il vecchio Jack Burton guarda il ciclone scatenato proprio nell' occhio e dice: "Mena il tuo colpo più duro, amico. Non mi fai paura"
			 
		
		
		
		
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