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Vecchio 20-08-2006, 12:45   #4
zefiro
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Noterei che c'è una certa differenza tra entrare in un territorio sotto lo scudo della N.A.T.O. con alleati di una sola parte del mondo civilizzato (che hanno certi interessi da difendere, oltre alla minaccia del terrorismo sventolata come giustificazione in modo strumentale, e in cui si sono inventati delle prove in modo palese per poter giustificare l'intervento)
ed intervenire con un mandato O.N.U. (quella onu che è stata diplomaticamente mandata a quel paese dagli stati uniti nel precedente conflitto) in territorio conteso e proporsi subito come mediatori per la pace in un conflitto tra due stati indipendenti e democratici..
e intervenire invece sul suolo di uno stato come l'Iraq senza garantire un ciufolo alla popolazione (perchè in iraq non si garantisce un ciufolo alla popolazione che continua a saltare in aria dopo anni ed anni dall'inizio del conflitto e continuano le stragi di sciiti come con saddam)...
non direi che questo possa essere considerato un intervento equiparabile all'altro..per motivi palesi..
tra parentesi l'italia in questo contesto è vista bene da entrambi gli schieramenti sia da israele sia dal libano..
in Iraq non mi pare che fosse lo stesso o mi sbaglio..almeno non ho visto gente che incendiava bandiere italiane oppure americane durante la visita di dalema in libano..tantomeno credo che possa accadere in israele..
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Zefiro

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