allora... prima di tutto scusate il ritardo nella risposta ma la connessione "cellularizzata" non mi permette di essere particolarmente attivo
prima di tutto cerco di rispondere a
rveronico
tu chiedevi in che rapporto di "peso" si pongono quantità di acqua e di aria trattate; la questione è abbastanza spinosa ma cerco di spiegarla, almeno per come la vedo io, nel modo più semplice possibile. Abbiamo uno skimmer con camera cilindrica di volume V = X dm^3; la nostra ipotetica pompa di carico (immaginiamola separata dalla pompa di schiumazione per maggior comodità) ha una portata di P = Y lt/h (che è come dire Y/3600 dm^3/s). Calcoliamo prima di tutto il tempo che l'acqua passa all'interno della colonna di contatto:
T = V / P
Il tempo ottenuto, in secondi, si aggira, solitamente, fra i 45 ed i 70 secondi; tempi inferiori ai 45 secondi sono, in linea di massima e con scarse eccezioni, troppo brevi perchè l'acqua possa essere trattata in profondità; tempi superiori ai 70 secondi sono, al contrario, troppo lunghi per essere ottenuti con camere di dimensioni accettabili.
Tenendo fermi i tempi di permanenze dell'acqua nella colonna di contatto, possiamo cominciare a parlare dell'aria immessa dalla pompa di schiumazione e del modo in cui essa interagisce con lo skimmer.
Prima di tutto mi piacerebbe sfatare un mito: non è del tutto vero che "più aria immetti e meglio lavora lo skimmer"; sarebbe più corretto asserire che "maggiore è la superficie di contatto fra aria ed acqua e maggiori saranno le prestazioni dello skimmer". La differenza, seppur sottile, è di primaria importanza: non basta, infatti, avere 1500 lt/h di aria nella camera per fare un Bubble King! E' importantissima, infatti, la dimensione delle bolle che, a parità di aria immessa, sarà inversamente proporzionale alla superficie di contatto che esse offriranno all'acqua.
Detto ciò bisogna aggiungere che l'aria, entrando in contatto con superfici lisce come la stessa camera dello skimmer, tende ad unirsi in bolle sempre più grandi diminuendo, in tal modo, la quantità di molecole che essa può attrarre (a tal proposito mi piacerebbe manifestare ancora una volta la mia incertezza riguardo l'utilizzo di un forte ricircolo all'interno della camera di contatto: più muoviamo le bolle e più aumentiamo le possibilità che esse entrino in contatto con la superficie dello skimmer aumentando, in tal modo, le loro dimensioni).
Per rispondere definitivamente alla domanda di rveronico non resta, dunque, che dire (seppur senza grande soddisfazione visto che non si risolve un bel niente) che quantità di acqua trattata e quantità di aria immessa hanno la stessa importanza all'interno del sistema-skimmer e che esse possono oscillare grandemente pur mantenendo il più possibile rapporti di proporzionalità fissi. Mentre, tuttavia, bassi tempi di permanenza sono concepibili per sistemi capaci di insufflare grandi quantità di aria suddivisa in bolle particolarmente piccole all'interno della camera di contatto, maggiore attenzione bisogna porre nell'analizzare quei sistemi che si affidano a lunghi tempi di contatto per sopperire alla mancanza di grandi quantità di aria (ci tengo a precisare che, tuttavia, gli eccessi sia nell'una che nell'altra direzione sono, a mio parere, errori alquanto grossolani per un qualsiasi produttore di skimmer).
Infine vorrei rispodere ai vari messaggi che si sono susseguiti in quest due giorni con qualche piccola puntualizzazione.
1. Come ho già specificato prima ha poco senso parlare di grandi quantità di aria senza specificare il diametro delle bolle all'interno della camera di contatto (lo so che è un compito arduo ma almeno si può tentare!)
2. Parlare di tempo di contatto in relazione all'aria presente nella camera è, secondo me, alquanto velleitario; le bolle immesse nel corpo dello skimmer risalgono, infatti, verso la superficie con velocità particolarmente alta e, purtroppo, quasi totalmente indipendente dal ricircolo. Inoltre le singole bolle presenti all'interno della camera si "saturano" molto velocemente e perdono drasticamente il loro potere attrattivo nei confronti delle particelle che uno skimmer dovrebbe eliminare dall'acqua. Detto ciò, è probabilmente più utile discutere del tempo che l'acqua passa all'interno della colonna di contatto (come alcuni di voi hanno giustamente fatto) indipendentemente da quello, incalcolabile, trascorso dall'aria all'interno della medesima colonna.
Come al solito tutto quello che leggete qui sopra non è altro che pura opinione derivata dalle mie personali, ma assolutamente non infallibili, conoscenze specifiche
p.s. scusate la lunghezza del post ma quando si accumulano tante cose da dire è inevitabile! (rivoglio la mia ADSL

)