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Vecchio 15-06-2006, 10:15   #3
marcogancio
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PARTE 2:

DACTYLOGIRIASI e GYRODACTILIASI

Patologia causata da infestazione di vermi Trematodi monogenei Dactilogyrus, lunghi normalmente 0, 5mm, eccezionalmente possono arrivare a una lunghezza di 2mm. Di colore trasparente, a forma di foglia appiattita e muniti di uncini e ventose possono aderire ai pesci in maniera perfetta. Questo tipo di parassita sfrutta le condizioni non ottimali di allevamento dei pesci e preferisce infestare i pesci d'acqua dolce negli stadi giovanili, risulta quasi del tutto innocuo quando colpisce esemplari adulti e robusti. Rimanendo però latente nelle branchie dei pesci può eventualmente infestare i nuovi nati o riprodursi e attaccare l'ospite se questo dovesse risultare indebolito. I principali pesci colpiti sono pesci rossi, Discus, carpe koi, caracidi (Neon, ecc) e poecilidi (platty, molly, ecc.
Sintomi
L'attacco di questi Trematodi si focalizza principalmente sull'apparato branchiale, anche se talvolta possono colpire anche la cute(Gyrodactylus). i principali sintomi che esplicitano la presenza dei parassiti sono:
aumento del muco branchiale che risulta filamentoso
nuoto a scatti verso la superficie
prurito localizzato nella zona della testa e quindi sfregamento contro arredi e fondo della stessa
respirazione accelerata e opercoli branchiali sollevati
Protrusione della bocca(colpi di tosse violenti e continui)
Rigurgito del mangime(il pesce prova a cibarsi ma risputa il mangime)
L'osservazione attenta delle branchie può permettere di individuare i piccoli vermi, una valutazione al microscopio del muco da comunque la possibilità di confermare in maniera certa l'infestazione.
Terapia
L'insorgenza di questa parassitosi può essere determinata da vari fattori, che sarà opportuno individuare per scegliere la terapia e le contromisure più indicate per poterne evitare la ricomparsa dopo la terapia, questi fattori possono essere:
somministrazione di cibi contaminati
immissione di nuovi pesci già parassitati in vasca
presenza di piante su cui i Trematodi hanno deposto le uova
pesci adulti già parassitati in maniera latente
Farmaci e posologia
Gyrotox,
una capsula per ogni 25 litri d'acqua, il filtro biologico va staccato per 48 ore e l'acqua va ossigenata con un areatore. Passate le 48 ore l'acqua va filtrata con carbone attivo e va effettuato un ricambio parziale dell'acqua. Questo trattamento va ripetuto dopo 10 giorni in modo da eliminare le giovani larve appena schiuse dalle uova che risultano resistenti alla terapia con il Gyrotox
Gyrodactol(jbl),
una compressa ogni 20 litri in una zona con forte corrente al fine di farle sciogliere rapidamente e diffonderne ovunque i principi attivi. La terapia dura due giorni, dopodiché cambiare il 40%d'acqua e filtrare per sei giorni con carbone attivo. Durante la cura e' importante che il KH sia superiore ad 8 ed il ph su valori neutro-alcalini(7-7, 5)
HS Camacell
una compressa ogni 50 litri; in caso di infestazione di vermi branchiali ripetere il trattamento a distanza di 5 - 10 giorni.
Neguvon,
molto tossico colpisce crostacei parassiti, vermi parassiti della pelle e branchie. L'impiego in bagni prolungati è più efficace rispetto al trattamento con bagni brevi. Sopra i 28°C risulta tossico anche per i pesci, più i pesce è grosso e meglio tollererà la tossicità specifica del farmaco, Caracoidei e Siluriformi sono particolarmente sensibili. Il trattamento con questo farmaco può essere fatto in acquario. Il prodotto si presenta in polvere di colore leggermente bluastro, la consistenza deve essere farinosa non vi devono essere grumi, che sono sintomo di decadimento ed inutilizzabilità del prodotto. Il prodotto va comunque utilizzato appena aperto, la sua conservazione anche per brevi periodi dopo l'apertura ne riduce l'efficacia e ne aumenta la tossicità per i pesci. L'utilizzo è più macchinoso del Gyrotox, va preparata una soluzione di base che deve essere utilizzata per tagliare l'acqua dell'acquario, questa soluzione non può essere conservata ma deve essere immediatamente utilizzata.
Si prepara una soluzione di 1g di Neguvon su 1 litro di acqua. Se non utilizzata la soluzione va neutralizzata con soda caustica per 6 ore prima di essere buttata. L'impiego di questa soluzione deve essere fatto nella proporzione di 100ml per ogni 100 litri d'acqua dell'acquario, questa concentrazione viene tollerata dai pesci se la temperatura è di circa 25°C e il pH è tra 6 e 7 . Il trattamento a durata di 72ore (tre giorni) trascorsi i quali si procede ad un cambio del 50% dell'acqua e a filtraggio su carbone attivo.
Un altro metodo è quello di utilizzare 1g di Neguvon su 10litri d'acqua a25°C con pH 6-7 per preparare un bagno di 1 ora in un recipiente separato. Nel caso specifico dei parassiti Trematodi del genere Dactilogyrus questo metodo è il più efficace dato che le uova di questo verme tollerano il trattamento a dose blanda. Ovviamente i pesci una vola trattati devono essere inseriti in una vasca priva dei parassiti.
Medicinali Commerciali: Mycowert (Sera) e Ectopur (Sera): 8 gocce ogni 25 litri (o 20 ogni 20 litri) il 1° giorno + 2 cucchiaini da caffè di Ectopur per 25 lt 4 gocce (o 10 ogni 20 litri) il 2° e il 3° giorno.
Altrimenti, Gyrotox (Tetra) o Sterazin (Waterlife).

TREMATODI DIGENEI, CESTODI E NEMATODI
Si tratta di vermi che colpiscono gli organi interni dei pesci. Il ciclo vitale di questi vermi spesso richiede uno o due ospiti intermedi. Il pesce può quindi essere ospite intermedio o definitivo a seconda della specie parassita.
In acquario si osservano di rado pesci colpiti da questi parassiti, solitamente si tratta di pesci catturati in natura che portano all’interno dei loro tessuti le cisti dei parassiti. Altrimenti possono venire introdotti nell’acquario, tramite gasteropodi prelevati da stagni o laghi (è il caso dei trematodi digenei) o tramite crostacei o tubificidi usati come cibo(cestodi). Una cura contro questi parassiti non è possibile.
I trematodi digenei possono colpire l'occhio dei pesci provocando una malattia detta cataratta verminosa che porta alla cecità. In questo caso si osservano all'interno dell'occhio le larve di questi vermi.
Solo i nematodi possono rappresentare un pericolo per i pesci d’acquario qualora i pesci venissero pesantemente colpiti. Allora si osserva un notevole dimagramento del pesce (“dorso a lama di coltello”) e occorre esaminare le feci al microscopio. I casi di epidemie gravi con perdite sono rari, ma in questo caso i pesci sono colpiti anche da altre malattie e la causa di morte non è chiara. Camallanus è un altro cestode che si riconosce perché dall’ano dei pesci colpiti (di solito Caracoidei e Poecillidi), pendono le estremità dei vermi rossi. Questi si ritraggono al minimo movimento. Camallanus può venir introdotto in acquario molto raramente, ma il parassita può causare delle perforazioni nella parete dell'intestino e su queste si possono attaccare altri parassiti batterici.
Anche questi vermi si riproducono tramite un ospite intermedio, in genere larve di insetti e copepodi. Si può quindi prevenire la malattia facendo attenzione alla qualità del cibo, soprattutto il cibo vivo, che si somministra ai pesci.



PLEISTOPHORA:

i pleistophora fanno parte della famiglia di sporozoi.sono anch’essi facenti parte alla categoria dei parassiti. Punto preferito per l’insediamento pare essere le zone muscolari dove vengono a crearsi delle piccole cisti ammassate(nella foto in basso e’ riportato uno scalare sezionato ove e’presente il parassita nelle fasce muscolari)e nella pelle.le specie ittiche più vulnerabili sono i neon,ma tuttavia possono manifestarsi in molte altre specie.
Sintomi:prenderò come esempio il neon in quanto come riportato e’ il più colpito.
Quando il pesce viene colpito da pleistphora manifesta una decolorazione della classica fascia colorata manifestando un colore bianco(zone vitree che tendono ad allargarsi)e tale colore potrà tendere ad aumentare su tutto il corpo. questo sintomo e’ dovuto ad una necrosi muscolare causata dal progredire delle cisti. Inoltre i pesci manifesteranno un nuoto agitato ( spesso li si vede nuotare formando un cerchio),tale sintomo e’ continuo anche nelle ore notturne,quando cioè il pesce dovrebbe dormire;e’ possibile notare anche una posizione obliqua,deformazioni della colonna vertebrale associate ad u forte dimagrimento. E’ bene sottolineare che i sintomi possono comparire singolarmente oltre che contemporaneamente,ma l’interruzione della fascia di colore con necrosi muscolare ed il nuoto agitato sono i sintomi più frequenti.
CAUSE: le cause di questa patologia sono da ricercasi in inadeguate condizioni vitali ed una assunzione accidentale del parassita. Infatti e’tramite il cibo che arrivando nell’intestino crea le cisti che scoppiando si riproducono andandosi ad ammassare nelle fasce muscolari.
CURE: un pesce colpito o sospetto di aver contratto tale patologia va immediatamente isolato inquinato la malattia e' particolarmente contagiosa sopratutto a morte avvenuta del soggetto. Ad oggi non esistono rimedi che siano in grado di sconfiggere questa patologia. nonostante ciò si sono verificati casi di guarigione con l’ausilio dei seguenti medicinali:
Bactopur direct (prodotto per acquariofilia commercializzato dalla Sera),a riguardo della posologia vedere il foglio illustrativo.
Blu di Metilene nella concentrazione di 10 mg per litro(soluzione di base:0,2 gr in 100 ml di acqua. soluzione da richiedere in farmacia)
Furazolidone:soluzione da miscelare con il cibo. per la posologia preferisco che mi venga chiesta nel corso di un eventuale topic
RIMEDI:migliorare le condizioni vitali ed alimentare i pesci con mangimi vitaminici o con l’aggiunta di vitamine.

ERGASILIDI

Questi crostacei possono giungere in acquario insieme al cibo vivo. Il pesce viene solitamente attaccato alle branchie e si può riconoscere l’infezione poiché appaiono delle formazioni biancastre allungate sulle lamelle branchiali di circa 1,5 mm. Una pesante infestazione può causare la debilitazione del pesce e infezioni secondarie dovute a funghi.

LERNIDI

Questo crostaceo ha più un aspetto di un verme lungo pochi millimetri. La testa del parassita è ancorata all’interno dell’epidermide del pesce, mentre il resto del corpo, con i due sacchi ovigeri avvolti all’estremità, sporge dal pesce.



Malattie Tumorali

Lo sviluppo di un tumore nel pesce rosso può dipendere dall’azione di sostanze cancerogene, da infezioni virali, da alterazioni ormonali.
I tumori possono colpire qualunque organo o apparato, possono essere benigni o maligni.
E’ molto importante riuscire ad accorgersi il prima possibile dell’insorgere di sintomi anomali nel nostro pesce rosso per poter intervenire tempestivamente e riuscire così a salvare il nostro amico.
A questo scopo è quindi molto importante il monitoraggio dei valori dell'acqua (pH, GH, concentrazione dei composti azotati - ammoniaca, nitriti, nitrati -, dei metalli pesanti - piombo, rame, zinco - e dei disinfettanti che generalmente si ritrovano nell'acqua di rubinetto - cloro -) e della temperatura.
Nel caso in cui il nostro pesce rosso non stia visibilmente bene è necessario risalire alla malattia partendo dai sintomi visibili (se ce ne sono) aiutandovi, ad esempio, con le piccole miniguide presenti sui vari portali internet di acquariofilia. In alternativa il negoziante di fiducia può sempre aiutarvi. Una volta ben documentati sulla malattia è possibile impostare una cura che dipende molto dal tipo di malattia. Per le malattie infettive potrà, ad esempio, essere necessaria la quarantena.
La cura, quando possibile, viene poi effettuata con prodotti per l'acquariofilia seguendo scrupolosamente le indicazioni e i dosaggi.

MEDICINALI COMMERCIALI

Si raccomanda, prima dell’ uso, di leggere ed attenersi alle istruzioni contenute nella confezione.
Tutti i dosaggi e le avvertenze scritte in seguito sono state tratte dalle istruzioni del prodotto.
In questo elenco sono stati inseriti solo alcuni dei medicinale disponibili in commercio, in quanto, considerati i più semplici da reperire, i più comunemente usati o quelli con caratteristiche particolari.
Durante il trattamento è bene aerare abbondantemente, togliere il carbone attivo, spegnere gli sterilizzatori UV.
Dopo il trattamento effettuare un cambio parziale dell’ acqua, filtrare con carbone attivo per due/tre giorni di seguito, in presenza di piante, ridosare i fertilizzanti.

Costawert (Sera)
Ichtyo.
Dosaggio: confezione nuova: 20 gocce ogni 20 litri, confezione vecchia: 8 gocce ogni 25 litri.
In presenza di caracidi delicati (Neon, Cardinali) dimezzare il dosaggio.
Note: non effettuare sovradosaggi, non abbinare prodotti di altre marche.
100 cc. contengono:0,25 g. verde di malachite 0,0093 ioduro di potassio

Oodinowert (Sera)
Oodinium.
Dosaggio: confezione nuova: 20 gocce ogni 20 litri, confezione vecchia: 8 gocce ogni 25 litri.
Note: non effettuare sovradosaggi, non abbinare prodotti di altre marche.

Mycowert (Sera)
Micosi, infezioni batteriche.
Dosaggio: confezione nuova: 20 gocce ogni 20 litri, confezione vecchia: 8 gocce ogni 25 litri.
Note: in casi gravi il dosaggio può essere aumentato, non abbinare prodotti di altre marche.
100 cc. contengono: 0,700 g. acriflavina, 0,375 g. solfato di rame, 0,050 g. cloruro di rame.

Baktowert (Sera).
Micosi, infezioni batteriche.
Dosaggio: confezione nuova: 20 gocce ogni 20 litri, confezione vecchia: 8 gocce ogni 25 litri.
Note: in casi gravi il dosaggio può essere aumentato, non abbinare prodotti di altre marche.
100 cc. contengono: 0,700 g. acriflavina, 27 g. butyglycol, 0,0165 g. blu di metilene.

Ciprinopur (Sera)
Setticemia primaverile.
Dosaggio: 8 ml. ogni 100 litri.
Note: non abbinare prodotti di altre marche.
100 cc. contengono: 5,77 ml etanolo, 1,88 ml. fenolo, 4,4 g. 1,3-Dildrossibenzolo

Ectopur (Sera)
Miscela di sali ossigenanti da usare per intensificare l’effetto dei prodotti antimicotici e antibatterici.
Dosaggio: 2 cucchiaini da caffè ogni 25 litri solo il primo giorno di trattamento.
100ml. contengono: 2,746 g perborato di sodio, 1,692 g borato di sodio, 100 g cloruro di sodio.

ContraIck (Tetra)
Ichthyo, Costia, Chilodonella, Oodinium.
Dosaggio: 1,5 ml ogni 20 litri. Per casi gravi 1,5 ml. ogni 10 litri. In vasche di quarantena senza filtraggio 1,5 ml ogni 20 liti.
In presenza di caracidi delicati (neon) 1,5 ml ogni 40 litri
Note: non abbinare altri prodotti.
100 ml contengono: 25,23 mg cloruro di Triphenilemetane; 10,09 g formaldeide.

FungiStop (Tetra)
Micosi, infezioni batteriche (acqua dolce).
Dosaggio: 1,5 ml ogni 20 litri Per casi gravi 1,5 ml. ogni 10 litri.
In vasche di quarantena senza filtraggio 1,5 ml ogni 20 litri.
Note: non abbinare altri prodotti.
100 ml contengono: 0,757 mg colloidi d’argento, 2,523 g colloidone.

General Tonic Plus (Tetra)
Infezioni batteriche, micosi.
Dosaggio: 1,5 ml ogni 20 litri. Per casi gravi 1,5 ml. ogni 10 litri. In vasche di quarantena senza filtraggio 1,5 ml ogni 20 litri.
Note: non abbinare altri prodotti.
100 ml contengono: 94,6 mg. 9-amino-acridine-Hci-H2O, 567,6 mg acriflavina, 2498,0 Ethacridin lattato, 214,4 blu di metilene.

Exa-ex (Zoomedica Frickinger – Tetra)
Flagellati.
Dosaggio: una compressa ogni 50 litri.
Note: cambiare un terzo dell’ acqua prima del trattamento. Dopo 14 giorni effettuare un cambio dell’ acqua e ripetere il trattamento con dose doppia. Non superare le dosi consigliate. Non abbinare altri prodotti.
Una compressa di 216 mg. contiene: amino nitrothiazolo.

Gyrotox (Zoomedica Frickinger – Tetra)
Ectoparassiti, parassiti delle branchie.
Dosaggio: una compressa ogni 25 litri. In vasche di quarantena senza filtraggio una compressa ogni 50 litri (dolce).
Note: cambiare un quarto dell’ acqua un giorno prima del trattamento. Dopo 10/12 giorni effettuare un cambio dell’ acqua e ripetere il trattamento.
Non utilizzare con un KH inferiore a 10° e un PH inferiore a 7 acqua dolce.
Non superare le dosi consigliate. Non abbinare altri prodotti.
Una compressa di 400 mg. contiene: Claramina T-idrato

Myxazin (Waterlife)
Battericida e fungicida a largo spettro: contro la corrosione delle pinne e della cute, ulcere e batteriosi in generale.
Dosaggio: flacone da 60 ml: 1 ml ogni 15 litri, flacone da 120 ml: 1 goccia ogni 5 litri, flacone da 500 ml: 5 ml ogni 225 litri. Dosare ogni 24 ore fino alla scomparsa dei sintomi.

Sterazin (Waterlife)
Antiparassitario, contro parassiti delle branchie e della cute (Gyrodactylus e Dactylogyrus).
Dosaggio: flacone da 60 ml: 1 ml ogni 15 litri, flacone da 120 ml: 1 goccia ogni 5 litri, flacone da 500 ml: 5 ml ogni 225 litri. Dosare nei giorni 1-3-6-8-10 e se necessario ripetere il trattamento dopo un'interruzione di 48 ore.

Protozyn (Waterlife)
Per il trattamento delle infezioni da funghi, Oodinium, Ichthyobodo (Costia).
Dosaggio: flacone da 60 ml: 1 ml ogni 15 litri, flacone da 120 ml: 1 goccia ogni 5 litri, flacone da 500 ml: 5 ml ogni 225 litri. Dosare nei giorni 1-2-3-6.

Octozin (Waterlife)
Per il trattamento dell'idropisia, del buco nella testa, dei puntini bianchi, dei parassiti intestinali. ezioni da funghi, Oodinium, Ichthyobodo (Costia).
Dosaggio: una pasticca ogni 25 litri nei giorni 1-2-3. Octozin è scarsamente biodegradabile, pertanto occorre cambiare il 50% dell'acqua dell'acquario dopo cinque giorni dalla fine del trattamento

Fungol (JBL)
E' un preparato efficace nel combattimento delle micosi esterne in pesci d'acquario che vengono causate da funghi della famiglia delle saprolegniacee.
Dosaggio: cappuccio avvitabile esterno per 15 litri, cappuccio avvitabile interno per 30 litri d'acqua d'acquario. Di regola, già dopo 1 o 2 giorni si nota un evidente miglioramento o persino uno sparire della micosi. Se necessario si può ripetere il dosaggio completo il 3° e 5° giorno. Prima di ogni ripetizione del dosaggio si deve cambiare il 50 % dell'acqua. Non applicate Fungol assieme ad altri medicinali. Nel caso di una precedente applicazione di altri preparati (anche concime per piante) è necessario un cambiamento d'acqua del 75 %. Durante il trattamento non si deve filtrare attraverso il carbone e si devono spegnere eventuali depuratori UV.
Note: pesci già indeboliti possono reagire sensibilmente al medicinale. Dapprima iniziare con metà dose e poi aumentare con cautela.
Composizione: 100 ml contengono: N, N-d imeti le-4-((p-di metilamino)-difenilmetilene)-2,5-cicloesadienilidene-amminoossalato 20 mg Tris-(4-dimetilaminofenile)-cloruro carbonico 4 mg acqua purif. ad 100 ml.

Punktol (JBL)
E' un preparato efficace per combattere vari parassiti della pelle: la cosiddetta malattia dei puntini bianchi o ictio, causata dall'Ichthyophtirius e la Costia, causata dall'Ichtyobodo.
Posologia: per l'ictio, cappuccio avvitabile esterno per 15 litri, cappuccio avvitabile interno per 30 litri d'acqua Spesso già dopo due giorni si nota un evidente miglioramento o persino uno sparire dell'infestazione parassitaria In casi ostinati si può ripetere il dosaggio completo il 3° e, se necessario, il 5° giorno.
Per la costia (Ichtyobodo), cappuccio avvitabile esterno per 10 litri, cappuccio avvitabile interno per 30 litri d'acqua. Il trattamento si dovrebbe estendere per almeno 7 giorni, somministrando il 1°, il 3° e il 5° giorno la dose completa. Un aumento della temperatura dell'acqua a 30°C può favorire la guarigione se i pesci lo sopportano.
Avvertenza: prima di ogni ripetizione del dosaggio si deve cambiare il 50 % dell'acqua.
Da osservarsi: nel caso di una precedente applicazione di altri preparati, anche concime per piante, è necessario un cambiamento dei 2/3 dell'acqua.
Durante il trattamento non si deve filtrare attraverso il carbone ed eventuali depuratori UV sono da spegnere.
Confezioni: flacone 100 ml sufficiente per ca 400 litri d'acqua d'acquario
Presentazione: Soluzione acquosa
Composizione: 100 ml contengono: N, N-dimetile-4-[(p-dimentilamino)-difentilmetllene]cicloessadie-nilidene-ammonioossalato 20 mg
N, N-dimetile4[(p-dimentilam ino)-difentilmetllene ]2 5cicloessadie- nilideneammonlosolfato 0,14 mg
acqua purif a 100 ml.


Gyrodactol (JBL)
Preparato per la cura dell'acqua contro trematodi delle branchie e cutanei (Gyrodactylus e Dactylogyrus)
Applicazione e dosaggio: 1 compressa per 20 litri d'acqua d'acquario. Mettere direttamente nell'acqua la quantità necessaria di compresse in un punto dove l'acqua è ben mossa o scioglierle prima in un recipiente adatto (non di metallo!) e versare poi nell'acqua. Durata del trattamento 2 giorni. Dopo di questo è necessario un cambiamento dell'acqua di circa 75%. Se necessario si può ripetere il trattamento dopo alcuni giorni nello stesso modo
Non usare Gyrodactol assieme ad altri preparati
Se poco tempo prima si sono utilizzati altri preparati si rende necessario un cambiamento dell’acqua dei 75 % Durante il trattamento non si deve filtrare attraverso carbone, eventuali depuratori UV dell'acqua sono da spegnere prima Durante li trattamento si deve garantire una buona fornitura di ossigeno
Avvertenza: non applicare Gyrodactol in caso di valori p H sotto 7 e durezza del carbonato sotto 8-10°d. Applicare solo metà dose in acquari senza terriccio di fondo e senza allestimento.
Confezione: 20 compresse, sufficienti per 400 litri d'acqua d'acquario.
Sciogliere una compressa nell'acqua d'acquario.
Composizione: 1 compressa contiene 320 mg di tosilclorammide sodico 3 H2O

Medicinali ad uso veterinario

Blu di metilene: viene spesso usato come misura preventiva o per la cura contro le malattie dovute a protozoi, a funghi e a flagellati.
Per preparare la soluzione base occorre sciogliere 1 grammo di blu di metilene in un litro di acqua.
In acquario arredato si usa 1ml di soluzione base ogni litro di acqua dell'acquario. Per combattere le infezioni batteriche si usa la dose più concentrata: 3ml di soluzione base ogni litro di acqua per tre giorni, meglio se effettuata in un recipiente separato. Mentre contro gli ectoparassiti si praticano brevi bagni di 30 minuti, in vasche separate, diluendo 200ml di soluzione base ogni 10 litri di acqua (alcuni pesci delicati possono non sopportare questa concentrazione).
Come prevenzione contro l'insorgere delle malattie dopo il trasporto o per prevenire infezioni fungine si può trattare la vasca con 30 ml di soluzione base ogni 100 litri di acqua.
In commercio si possono trovare numerosi prodotti che contengono Blu di Metilene.

Nifurpirinolo: si usa per curare malattie batteriche interne. Lo si può sciogliere nel cibo.
Questo principio attivo si trova in diversi medicinali di uso commerciale, tra cui il Bactopur direct della Sera e il Furanol della JBL

Acriflavina: si usa contro l'opacità della pelle, la corrosione delle pinna, la disinfettazione delle ferite. La soluzione base si prepara sciogliendo 1g di medicinale per un litro di acqua e si usano 5 ml di soluzione base per litro di acqua. Sarebbe meglio effettuare il trattamento viene effettuato in un recipiente separato per 2-4 giorni.
Questo principio attivo si trova in diversi medicinali commerciali tra cui Baktowert della Sera e Fauna-Mor della Aquarium Munster.

Solfato di rame: si usa contro Costia, Saprolegnia, Branchiomyces, Oodinium, Gyrodactylus. 1 g di solfato di rame va sciolto in 0,25 di acido citrico e un litro di acqua distillata. La dose consigliata è di 12,5 ml ogni 10 litri di acqua dell'acquario il primo giorno di trattamento; il terzo, il quinto e il settimo giorno si somministra metà dose. Alcuni medicinali commerciali contengono solfato di rame: Mycowert (Sera).

Verde malachite: si usa contro la malattia dei puntini bianchi, l'intorbidamento della pelle, saprolegnosi. Si sciolgono 200 mg di verde malachite in 200 ml di acqua e si usano 6 ml di questa soluzione ogni 100 litri di acqua dell'acquario, da dosare il primo, il terzo e il sesto giorno. Areare intensamente durante il trattamento. Tra i medicinali che contengono il Verde malachite, il Costawert della Sera

Formalina: può essere usata per combattere gli ectoparassiti della pelle e delle branchie, occasionalmente si può usare anche per altre infezioni esterne (Ichthyobodo, Chilodonella, Tricodina).
Si usa immergendo il pesce in un bagno breve (30 minuti) in una soluzione di 1-4 ml ogni 10 ltri di acqua, tenendo sotto attenta osservazione il pesce poiché la formalina può provocare un calo dell'ossigeno sciolto nell'acqua.
Si consiglia di non usare per curare pesci con ferite aperte.

Sale da cucina (Cloruro di sodio): è un ottimo curativo soprattutto se si tratta di attacchi lievi. I parassiti contro i quali risulta maggiormente efficace sono Ichthyobodo (Costia), Chilodonella, Tricodina, e micosi. I trattamenti consistono in bagni brevi (10 minuti) separati di una soluzione con 10 gr si sale ogni litro di acqua; oppure, bagni prolungati sciogliendo un grammo di sale ogni 12,5 litri di acqua dell'acquario (per pesci di acqua tenera) o 3 gr su 10 litri di acqua (per pesci di acque più dure). Dopo 5 giorni di trattamento si effettua un cambio parziale dell'acqua.

Permanganato di potassio: veniva utilizzato in farmacia veterinaria prima dell'avvento dei farmaci antibiotici. Attualmente si usa contro infezioni fungine, necrosi delle pinne, malattie batteriche miste. Si usa in un contenitore separato per pochi minuti (non più di 30): 100 mg in 10 litri di acqua.
La soluzione mantiene la sua efficacia per poco tempo

FMC: si usa contro le infezioni fungine, i parassiti esterni, i vermi della pelle e delle branchie, le infezioni batteriche. E' una miscela di più medicinali che si prepara sciogliendo in un litro di formaldeide, 3,7 g di verde malachite e 3,7 g blu di metilene. In acquario si versano 1-1,5 ml (o 25 gocce) ogni 100 litri di acqua dell'acquario, direttamente in vasca. Al termine del trattamento non occorre effettuare cambi di acqua, se non in casi molto gravi. L'acqua acida può rendere il medicinale tossico anche per i pesci.

Metronidazolo: si usa per combattere i flagellati intestinali, sciogliendo 250 g di sostanza (una compressa) in acqua tiepida e possibilmente aggiungendo il medicinale al cibo. Metronidazolo in compresse si trova in farmacia sia come sostanza sia come medicinale (Flagil).
Alcuni prodotti commerciali contengono questa sostanza o altre simili: Exa-ex della Tetra

Antibiotici: utilizzati per combattere malattie batteriche in generale. In farmacia si trovano diversi medicinali contenenti gli antibiotici che servono per curare le malattie dei pesci. Per la vendita occorre la ricetta del medico o del veterinario. La vendita di medicinali antibiotici, infatti, è regolamentata al fine di evitare il diffondersi di ceppi batterici resistenti.

MS222 Anestetico
E’ un prodotto ideale per una temporanea immobilizzazione di pesci. Si presenta sotto forma di una polvere cristallina fine. E’ molto meno tossico rispetto a tutti gli altri tipi di anestetici. Il livello di anestesia ottenuto è proporzionale alle concentrazioni impiegate nei bagni.
Modalità Di Impiego.
MS 222 è molto solubile (1:9) in acqua dolce e marina, ove dà delle soluzioni acide, chiare, senza colore. Può essere utilizzato mediante bagno, nel quale i pesci o gli animali da anestetizzare devono essere immersi completamente. I contenitori devono essere in plastica, oppure acciaio inossidabile o vetro. Evitare l’uso di contenitori in ottone, rame, oppure zincati. Non usare acqua distillata o deionizzata, e neppure acqua contenente cloro, metalli pesanti, oppure altri prodotti tossici. In genere il bagno deve essere ripetuto più di una volta, per ottenere l’effetto desiderato. Per risvegliare i soggetti trattati metterli in abbondante acqua pulita e ossigenata. Le soluzioni di anestetico devono essere gettate quando si nota una notevole perdita di efficacia, o quando sono diventate torbide o sporche.
DOSAGGI PER PESCI
A) ANESTESIA RAPIDA. Tempo di induzione 2 - 5 minuti. L’anestesia rapida viene utilizzata per le operazioni di spremitura, per la marchiatura, per alcune operazioni chirurgiche. Massima durata del bagno: 2 - 3 volte il tempo di induzione. Dosaggi: 100 - 200 mg/litro (p.p.m. ; 100 - 200 grammi per metro cubo).
B) ANESTESIA MODERATAMENTE RAPIDA. Tempo di induzione inferiore ai 15 minuti. Questo tipo di anestesia viene utilizzato durante le operazioni di spremitura, per la marchiatura e per le operazioni chirurgiche, quando è importante ottenere un effetto più dolce e duraturo, invece che una immobilizzazione molto rapida. Massima durata del bagno: 2 - 3 volte il tempo di induzione. Dosaggi: 50 - 80 mg/litro (p.p.m. ; 50 grammi per metro cubo)
C) SEDATIVO. I pesci si tranquillizzano in circa 15 minuti. Diminuiscono tutte le capacità di reazione agli stimoli visivi, alle vibrazioni, al contatto, ecc.; diminuisce anche la frequenza respiratoria. Questo tipo di anestesia viene utilizzato specialmente per facilitare le operazioni di trasporto. Massima durata del bagno: variabile Dosaggi:
• pesci in genere 15 - 40 mg/litro (15 - 40 p.p.m.)
• pesci ornamentali e tropicali 60 - 70 mg/litro (60 - 70 p.p.m.) MS 222 può essere utilizzato, a seconda dell’impiego, in un gran numero di concentrazioni, da 1:1000 fino a 1:30.000 o più.

Cura dei piselli

indicata in caso di nuoto irregolare o instabilità del pesce, in caso di gonfiore anomalo oppure al manifestarsi dei primi sintomi dell'idropisia (ventre gonfio e squame rialzate).
Lista della spesa:
una scatola di piselli fini
una confezione di chironomus congelato
vitamine liquide (meglio quelle utilizzabili direttamente nell'acqua dell'acquario e non quelle da aggiungere al cibo, talvolta il loro odore non piace ai pesci)
una confezione di aglio in polvere (si trova al supermercato, nello stesso scaffale delle spezie, accertarsi che il barattolo contenga solo ed esclusivamente aglio e che sia in polvere, non in scaglie o a pezzetti)
Somministrazione:
Per prima cosa, portare la temperatura dell'acqua dell'acquario a minimo 25°C. o alzatela di un grado in confronto alla normale temperatura.
Poi somministrare le vitamine liquide seguendo le istruzioni specificate sulla confezione.
Aprire quindi la scatola di piselli fini e cuocerli per una decina di minuti in un pentolino con il liquido che c'è dentro la scatola (che dovrebbe essere composto solo da acqua, zucchero e sale). Una volta pronto, far raffreddare i piselli in modo che restino tiepidi (provare ad assaggiarne uno per vedere che non scotti) poi sciacquarli bene e scolarli (per fare prima si possono sciacquare, subito tolti dal fuoco, in acqua fredda o tiepida).
Darli da mangiare al pesce malato e anche agli altri (i piselli piacciono in modo incredibile a tutti i pesci, lo mangiano addirittura i discus, e la loro schizzinoseria è risaputa!) prendendo un pisello per volta, togliendo la buccia (quando sono cotti viene via molto bene) e schiacciandolo un po'. Se si possiede un robot da cucina o un aggeggio tipo mini pimmer (o pinner, boh, insomma, quei cosi con le lame in fondo con cui si possono fare le passate di verdura anche in piccole dosi) allora è possibile preparare una dose unica da tenere in frigo e somministrare di tanto in tanto, come cura preventiva. Se si usa questo metodo (che effettivamente, per esperienza è il migliore, perché si macinano anche le bucce che contengono fibre) bisogna "frullare" i piselli sempre senz'acqua di cottura dopo averli sciacquati e scolati, e poi, con un cucchiaino, prelevare un po' di "purea", metterla nell'acqua senza farla cadere tenendo il cucchiaio "in pari" e provare ad avvicinarla ad i pesci... Dopo un primo assaggio, faranno a botte per mangiarla :))) Comunque, anche se ne cadesse sul fondo, non bisogna preoccuparsi, la mangeranno tutta fino all'ultima briciola... Alla peggio, dopo una mezz'oretta, toglierla con il sifone o con un tubo sottile.
Siccome è necessario dare i piselli per diversi giorni prima di una "guarigione", è importante organizzarsi con le larve di zanzara (chironomus) congelate che si acquistano nei negozi d'acquariofilia; questo perché per qualche giorno il pesce non dovrà mangiare alcun cibo secco, che nell'intestino si gonfia e, quindi, può creare dei blocchi intestinali; sarà perciò necessario nutrire i pesci in questo modo:
Alla mattina chironomus e alla sera solo piselli.
Continuare questa dieta per due o tre giorni.
In caso si notasse un rapido deperimento degli animali, oppure i sintomi non scomparissero entro il terzo giorno, somministrare per un giorno solo chironomus alla mattina e anche alla sera, e poi riprendere il giorno seguente con il trattamento, somministrando nuovamente le vitamine e effettuando i test di No2 e No3 (i primi devono essere zero, i secondi inferiori a 10 ppm (milligrammi per litro).
N.B.: in caso di inappetenza del pesce, qualche ora prima della somministrazione dei piselli, preparare un composto a base di aglio in polvere (acquistabile presso qualsiasi supermercato) prelevando un bicchiere d'acqua dell'acquario e sciogliendovi una quantità variabile di aglio in polvere calcolando un cucchiaio da minestra ogni 100 litri e versando poi il composto (ben disciolto) nel flusso di uscita della pompa.
Ichthyo, vescichette, vermi esterni ed altre schifezzuole manifeste sono tutte causate da qualcosa che non va nell'ambiente. Inquinamento, temperature al di sotto dei 16°(o comunque nettamente inferiori alle temperature alle quali sono abituati) acqua troppo dura o troppo tenera e spazio ristretto, sono le cause del 99% delle malattie visibili del Carassius. Come tutti i pesci, il Carassius è un animale fondamentalmente "sano come un pesce"; il muco che lo ricopre quando è in buona salute, lo difende dalla maggior parte delle malattie (che sono moltissime e sempre presenti in acquario). Così come i nostri anticorpi ci proteggono dai bacilli e dai virus, così nel pesce, se allevato in ottime condizioni, sarà il proprio organismo a reagire da solo per difendersi dalla malattia. L'ichthyophthiriasi, in particolare, è una malattia tipica dello stress, perciò può comparire se l'animale è stato trasportato per un lungo viaggio o se ha subito uno choc di qualche genere. Si possono usare medicine (attenzione ad evitare i cocktail di medicinali) ma bisogna accertarsi di rimuovere prima le cause che hanno generato la malattia, altrimenti, finito il periodo di cura, l'animale si ammalerà di nuovo.
Morte senza segno di cause apparenti
Chi ama i Carassius deve sapere che si tratta di pesci molto delicati, principalmente a causa delle loro forme bizzarre. Come abbiamo già visto, gli organi interni sono compressi in un corpo non propriamente naturale. Spesso, perciò, la morte è causata da eccessivo affaticamento degli organi (il cuore, in particolare) che possono venire compressi anche solo, ad esempio, da un pasto eccessivo. Ci sono poi esemplari con problemi congeniti, come in tutti gli esseri viventi, che non possono essere rilevati senza un esame interno.
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