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non ho ne nitrati ne fosfati nell'acqua di rubinetto.
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Mi pare un'affermazione un po' eccessiva

. Al massimo avrai valori bassi (e non in tracce come nell'acqua d'osmosi). Comunque è una condizione sufficiente a renderla adattissima alla vasca e allo stomaco. Per il controllo e la costruzione dei valori, indubbiamente l'acqua d'osmosi dà più "carta bianca".
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allora.. prendi quello che segue con le pinze.. l'esame di chimica l'ho fatto diversi anni fa e in acqua la chimica ha un'importanza notevole..
l'acqua pura in realta' non sarebbe un gran conduttore.. sono gli ioni (nitriti, nitrati, ammonio, H+, OH-....) a renderla conduttiva e a permettere la presenza di elettroni liberi.
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Sì, come il sale nelle famose pile storiche.
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in aria gli ioni ovviamente sono molto meno densi ed e' per questo che quando si carica elettrostaticamente una barra di plastica o vetro l'effetto elettrostatico non svanisce subito (volendo fare un esempio piu' pratico.. quando spegni la TV il vetro rimane carico per un po').. io immagino che sia piu' probabile che la maggior parte di eventuali cariche in eccesso finisca in reazioni di ossidoriduzione ma.. anche il contributo della dispersione attraverso ioni in aria non e' da escludere..
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Più o meno ti seguo.
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la carica elettrostatica non e' altro che un trasferimento di elettroni da un materiale ad un altro: strofinando con un panno una barra di vetro (esperimento classico) degli elettroni vengono strappati al vetro e si accumulano nel panno (con una barra plastica e' il contrario).
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Ok.
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A questo punto risulta ovvio che se questi due oggetti vengono messi in acqua la situazione tornera' "istantaneamente" a quella precedente lo strofinio.
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Per il "ritorno" degli elettroni, attraverso l'acqua.
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tolto questo per verificare la presenza di cariche in vasca basta misurare la tensione con un semplice tester.
l'ho fatto io e.. in vasca a pompe accese e' presente una tensione DC variabile tra 0 e 40 milliVolt.
Spegnendo le pompe questa passa "istantaneamente" a 0 (a dimostrazione del fatto che non esiste accumulo).
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Ok, perfetto! Quindi non esiste accumulo, ma, nel mentre gli accessori sono accesi (pompe in primis), c'è tensione. Questo volevo sapere, grazie. FORSE questi "scaricatori a terra" potrebbero lavorare su questa tensione, appunto scaricandola (in ogni caso, non sono particolarmente interessato a questi aggeggi).
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considerato che stringendo tra le mani gli elettrodi del tester arrivo a misurare 10mV non mi sembra che la carica in gioco possa creare danni a un qualsiasi organismo e trovo che scaricare a terra possa servire esclusivamente a generare una corrente aggiuntiva (magari sbaglio..)
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Su questo non ho le conoscenze per rispondere, neanche approssimativamente. Mi vien solo da pensare che questa tensione, prodotta da n accessori, sia innaturale (cioè, ne è innaturale la fonte

), poiché non credo che esista in condizioni standard in natura. Certo, poi ci sono i pesci elettrici, ad esempio, o altre situazioni speciali. Ora mi sovviene che il numero di alcune specie di pesci "elettrici" (in realtà tutta la vita è elettrica, solo che questi pesci ne producono e diffondono in grande quantità) deve essere limitato negli acquari di media capacità, onde evitare di creare malessere negli altri pesci. Non so quanto l'acqua si possa caricare elettricamente, però. Il nostro sistema nervoso lavora con tensioni fino a 60

mV, senza le quali non funzionerebbe. Siamo sempre là: sono tutti fenomeni naturali ed intrinsechi alla vita, ma occorre valutare se una certa produzione e disposizione di questi fenomeni sia ugualmente ben accetta, e appieno, dalla fisiologia, proprio perché essa stessa la produce ed utilizza con precisione e con scopi ben precisi.
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riordino un po' la frase eliminando le negazioni: ritengo che gli effetti delle pompe siano trascurabili (e a misurazione avvenuta continuo a ritenerlo).
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Ripeto, mi sento d'accordo con te, ma, per la riflessione appena fatta, non posso esserlo al 100%.
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se pagate bene vengo a fare la cavia.
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Se sei gemello monozigote se ne può parlare.
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si beh.. lo davo per scontato..
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Tu sì.
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perso ossigeno si'.. prodotta CO2.. no.
il prodotto sono prima i nitriti e poi i nitrati, secondo le reazioni di ossidoriduzione:
2NH4+ + 4OH- + 3O2 = 2NO2- + 6H2O
2NO2- + O2 = 2NO3-
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Anche se non so la reazione a memoria, so che non viene prodotta anidride carbonica dalla nitrificazione e dalla nitratazione. Quello che però io intendevo, dando erroneamente per scontato si capisse, è che in un filtro biologico non ci sono solo batteri dei generi Nitrobacter e Nitrosomonas. La respirazione cellulare di piante, animali e di moltissimi batteri utilizza O2 per metabolizzare composti organici vari, producendo CO2 e, se non erro, H2O. Molti batteri che vivono nel terreno e nelle acque naturali respirano così. Essendo il filtro biologico medio un ambiente modestamente ricco di O2, estremamente poroso (con grande superficie) e dove composti organici vari abbondano, perché non dovrebbero esserci? Ovviamente il discorso è più complesso e le vie della respirazione e della nutrizione sono -quasi- infinite.
Poiché credo che, durante il passaggio in un metro ed oltre di filtro biologico, possano esserci molte forme di vita che respirano "al modo nostro", è possibile che ci sia un certo e, ripeto, non quantificabile aumento di CO2 rispetto alla condizione di partenza. Poi dipende pure da filtri e filtri e da vasche e vasche.
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PS: spero di non aver scritto troppe idiozie.
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Per me sei stato molto interessante.
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PS2: se vuoi approfondire il discorso sul sito del gaem tra gli articoli sulla chimica dell'acqua ne trovi uno del grandissimo Walter Peris proprio sulle reazioni di ossidoriduzione e potenziale RedOx.
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Volentieri, certamente approfondirò, poiché sento di averne bisogno e perché queste cose mi stimolano. Ma ora non ho tempo. Grazie,
Matteo.