Aggiungo una piccola considerazione; dato per certo che la teoria evolutiva basata sulla selezione naturale (darwin) non è oggetto di discussione, può anche essere vero che un animale (esseri umani inclusi), messo in condizioni particolari, si possa adattare alle condizioni ambientali.
E' il caso di certi guppy, che si adattano a salinità prossime a quelle marine; o della pinguedine che coglie tutti gli uomini dlala vita sedentaria; o dei piedi fasciati sin dalla fin tenera età delle geishe.
Può anche essere che la cernia di pat si sia adattata rallentando il proprio sviluppo allo spazio ristretto.
Può essere.
Il problema è che i guppy "salati" non si riproducono; gli uomini dalla vita sedentaria hanno problemi di cuore; alle giapponesi fanno mali i piedi.
Non si possono forzare millenni di evoluzione.
Se un animale normalmente cresce di taglia in maniera estremamente rapida, e in date condizioni ambientali non cresce, quale è indice migliore di questo, nel dimostrare che quell'animale sta soffrendo?
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