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deh.. va che non e` che perche' sul numero di post inviati su AP c'e` scritto 50 io debba essere un pirla..
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Ma dov'è quella faccina che rotola sganasciandosi?? L'hanno tolta? (Sto ancora ridendo

).
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su 5 vasche ne ho due senza riscaldatore, le altre sono tra i 24 e i 25.
sai.. senza riscaldatore in inverno posso arrivare anche sotto i 20.. e ne scalari, ne colisa ne, credo, le neocaridine apprezzerebbero.
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Sì, per questi pesci serve, anche se a volte si esagera con i gradi.
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qui ho letto male io.. sara` per il QUAsi QUAlsiasi ma io il quasi non l'avevo proprio visto.. nemmeno quando l'hai quotato qui (ho dovuto rileggere per trovarlo).
Solo per questo ho scritto che il tuo discorso mi sembrava un po' estremo..
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Bene, mi fa piacere che ci siamo chiariti. Nella mia vita ci sono molti quasi (QUASI sempre
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)
).
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dipende da che piante.. anch'io ho una vasca stracolma di piante senza CO2.
alcune piante pero` senza aggiunta di CO2 non vivono proprio.
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Non mi sento di contraddire. Non ho esperienza di piante simili, però (e non è un modo per dire che secondo me non esistono, ma è per dire che non le ho mai avute).
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io non faccio parte della categoria di acquariofili che quando vede marcire una foglia la elimina
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Molto probabilmente il tuo acquario potrebbe piacermi.
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Oltre a cio` io rifiuto prodotti chimici per abbassare il pH, trovo troppo approssimativo l'utilizzo di torba e ancor peggio il suo estratto, ma l'acqua mi esce dal rubinetto a pH 8 e, anche qui, gli scalari non gradiscono.
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Sì, va bene, ma hai pensato di utilizzare pura acqua d'osmosi con aggiunta di sali a tuo piacimento? Potrebbe essere una soluzione...
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Preferirei avere un pHmetro elettronico con controllo per elettrovalvola ma non me lo posso permettere e mi accontento di chiudere l'elettrovalvola con le luci.
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Mi pare un buon compromesso. Io, anche se non aggiungo CO2, sarei incuriosito dall'avere un pHmetro permanente. Sarei affascinato dall'osservare le oscillazioni del pH durante la giornata...
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non proprio. la pressione parziale della CO2 in aria e in acqua non e` la stessa.. ma volendo semplificare..
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Ho capito, grazie.
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in realta' le cose sono molto piu` complesse di cosi`, ma volendo rimanere nelle semplificazioni (tanto il risultato non cambia poi molto) possiamo anche metterla cosi`.
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Sì, sicuramente è più complesso di così.
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beh.. i gusti son gusti.. ma una pianta costretta a ricorrere alla DEcalcificazione biogena e` una pena.
..e` l'equivalente di allevare un betta in un bicchiere d'acqua.
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Be'... insomma... se questo processo è tra le facoltà di una pianta e si è evoluto con lei, a qualcosa le servirà anche in natura. Naturalmente, non è la regola. Inoltre, credo che, tra una pianta che trae il 100% della CO2 dalla decalcificazione biogena e una che, ogni tanto, si fa una sniffata di carbonati, ci sia differenza!
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beh.. il filtro dovra` essere dimensionato alla vasca.
tempo fa mi e` andato in tilt l'impianto di fertilizzazione a CO2, mi sono alzato al mattino con pH attorno al 5,5. 3 ore di areatore sono bastate a riportarlo attorno a 7 (su 200l abbondanti).
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Sì, vero, ma un conto è avere, in un 500 litri, 10 piccoli filtri ad aria, un conto è averne uno solo, magari con più portata, che azioni un filtro biologico di 10 litri, per dire. Credo che nel secondo caso ci siano meno scambi gassosi.
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non e` cosi` semplice confrontare un'acquario con la natura..
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No, non è semplice, ma vorrei confrontare ugualmente.
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non c'e` legame tra la presenza di CO2 e la carenza di O2 (non mi aspettavo questo 'scivolone' da te).
in acqua si puo' arrivare alla saturazione contemporanea di entrambi gli elementi. Il problema dell'eccesso di CO2 e` che impedisce la respirazione degli animali /nonostante/ la presenza di O2.
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Be'... avevo scritto:
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in un Malawi -anche con le sue belle piante-, il concetto di poca CO2 è quasi sempre un sollievo, visto il bisogno di ossigeno che hanno questi pesci... quasi "marini", in questo senso.
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Non ho scritto che c'è poco ossigeno, se c'è tanta CO2 (anche se a volte succede proprio questo per altri motivi), ma che, visto il bisogno che ne hanno questi pesci -e, aggiungo, la loro sensibilità alla CO2-, per loro diventa difficile respirare se c'è molta CO2 (quindi se ce n'è poca, di solito respirano bene l'ossigeno esistente, se ne rimane a sufficienza).
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concordo pienamente, anche per il riscaldatore.. ma temo che tu mi abbia un po' sottovalutato.
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Deh...
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il discorso di base e` che le vasche son progettate per i neofiti, e come tu stesso hai detto per i neofiti e' melgio che il filtro funzioni con una pompa.
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Assolutamente sì!!!
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..cosi` pero` mi costringi a sottolineare che il sistema acquario puo` aver bisogno di piu` CO2 di quella che gli lascerebbe l'equilibrio.
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Questa costrizione è molto interessante e mi piacerebbe approfondirla. Non qui, magari, che già abbiamo fatto un OT da paura.
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IMHO allo stesso modo con cui si puo` ritenere un'esperienza e non una tragedia un'infestazione di ichtyo.. nessuna delle due e` una tragedia, ma entrambe sono esperienze negative.
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Qui mi sono espresso male. Era scontato che si tratta di un'esperienza (per me che osservo). Intendevo dire che, in certi casi e in certi limiti, secondo me può non essere un processo di distruzione dell'ecosistema, ma solo un'interessante forma di adattamento vegetale.
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questo e` scontato.
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Per te. Purtroppo non è sempre così.
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non direi. sono progettati per evitare di rimanere folgorati in caso di rottura di parti elettriche.
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Sicuramente. Ma non è l'unica funzione.
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la mia esperienza pluriennale dice che succede solo quando la carica elettrostatica ce l'abbiamo addosso noi.
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Guarda, io la mano sul fuoco non posso mettercela, perché non ho strumenti per misurare queste cariche. Posso attenermi solo a quello che leggo e che mi sembra (magari sbagliando) sensato. Tempo fa lessi un articolo, ma non riesco più a trovarlo. Per ora accontentati di questo:
http://www.abissi.com/dettaglio_prod...j&idc=gbgnaghi
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ma dove hai letto di questo accumulo? a me (dopo 3 esami di fisica, 2 di elettrotecnica, 2 di elettronica e uno di campi elettromagnetici) sembra proprio una bestialita`.. ma mi piacerebbe approfondire (che magari qualcosa mi sfugge).
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Cosa studi? Se dovessi scoprire qualcosa, fammi sapere. In teoria anche solo lo sfregamento di due corpi produce energia, termica ed elettrica.
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il campo elettromagnetico innaturale? se ti sentisse il mio provessore di campi potrebbe ucciderti..
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Non credo proprio che potrebbe uccidermi, anzi. Quando parlo di campo elettromagnetico innaturale mi riferisco a quello prodotto, in questo caso, dalla pompa. Non che il campo elettromagnetico è una cosa innaturale!!! Mi sa che stavolta mi hai sottovalutato tu... Siamo costantemente immersi in campi elettromagnetici naturali... Perdonami la brutale semplificazione, ma praticamente quasi ogni cosa vive nei e produce campi elettromagnetici, poiché in essa circola elettricità, noi compresi. Solo che non sono tutti uguali, non hanno la stessa intensità e frequenza dell'onda. La maggior parte di quelli naturali non può farci male (e anche qui ci sono piccole eccezioni). Ma quelli prodotti dagli aggeggini dell'uomo (antenne varie, elettrodomestici, cellulari, monitor e anche pompe per acquari, sebbene queste ultime quasi sicuramente in misura innocua), sono oggetto di discussione circa la loro pericolosità, quando addirittura non è stato già sperimentato l'effetto (di solito negativo, ma non è detto) sulla fisiologia. Ci sono dei livelli oltre i quali l'elettromagnetismo non può arrivare, pena la non abitabilità di alcune zone. Naturalmente tutto questo riferito alle pompe deve prendere dimensioni molto più piccole e tranquille, ma io se fossi un pesce non ci starei tutta la vita con la testa attaccata ad una pompa, dato che nel nostro corpo ci sono degli elementi e una fisiologia che reagisce a questi campi. Se è per questo, è anche sconsigliato di dormire con le radiosveglie vicino alla testa... Magari, ripeto, per le pompe è un discorso molto tranquillo, ma se dobbiamo preparare il minestrone dei pro dell'air-lift, allora ci va.
Nel laboratorio dove faccio tirocinio io si è studiato anche come alcuni campi elettromagnetici (compreso quello terrestre) influenzano il sonno e l'attività elettrica cerebrale (della corteccia, nello specifico).
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fiuu.. che sudata..
scambio piacevole.
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Idem! (Sia la sudata che lo scambio piacevole)
Ciao,
Matteo.