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Vecchio 07-04-2006, 11:22   #15
Linneo
Ciclide
 
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Se io introducessi in acquario del ferro come Fe++, cioè ferro ferroso, che succederebbe?

Ad esempio questo:

Fe++ + O2 > Fe+++ + 3OH- > Fe(OH)3

cioè precipiterebbe come idrossido ferrico non rendendosi più disponibile all'assorbimento da parte delle piante...

Per questo motivo il ferro impiegato nei fertilizzanti è legato ad uno specifico agente chelante che gli permette di rimanere in soluzione più a lungo. Gli agenti chelanti sono molti con precisi intervalli di stabilità.

Ad esempio il ferro Kent è chelato con EDTA ovvero acido etilendiamminotetracetico che normalmente ha un intervallo di stabilità compreso tra pH 4 e pH 6,3

Che significa? Che ad esempio sopra pH 7 il ferro viene rilasciato rapidamente dall'agente chelante e dunque può essere ossidato e precipitare.

Chiaramente utilizzando un prodotto come il Kent ed operando con un pH sotto la neutralità le cose possono andare discretamente bene. Però se in vasca il pH è ad esempio di 7,5 il ferro rimane poco in soluzione e precipita andando ad accumularsi sul fondo. Questo ci costringe anche a continue aggiunte magari a giorni alterni.

Se io invece utilizzo un ferro come il Compo che utilizza un chelante come il DTPA ovvero acido dietilentriamminopentacetico con un intervallo di stabilità compreso tra pH 4 e pH 8 è chiaro che questo darà maggiori garanzie di rimanere più a lungo disponibile in vasca per l'assorbimento da parte delle piante e le sue aggiunte possono avere ance cadenza settimanale.

Il ferro Compo lo trovi nei garden e costa se non ricordo male 9 euro e ti dura tantissimo.
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