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Vecchio 18-04-2005, 13:00   #5
aleics
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Aggiusto la mia teoria riportando un pezzo dell'articolo di AP:
Il principio è semplice si aggiungono 3 grammi (per una soluzione non sovrasatura come questa basta mettere solo 1 grammo. Alcuni pensano che la soluzione sovrasatura sia più efficace.) di Ca(OH)2, chiamato idrossido di calcio, per ogni litro di acqua dolce e non salata. Questo perché i minerali e i carbonati presenti nell'acqua salata farebbero precipitare tutto rendendo la soluzione inutile. Infatti l'idrossido di calcio reagisce così repentinamente da essere considerato in soluzione una sostanza altamente instabile. Quando, infatti, sciogliamo il soluto all'interno dell'acqua la massiccia presenza di gruppi OH (ossidrilici), come abbiamo già visto, innalza il pH della soluzione fino a valori molto basici intorno a 12,5. Questo perché i gruppi OH fungono da basi che accettono i protoni di idrogeno H+, che invece abbassano il pH. Quindi maggiore la concentrazione di OH maggiore sarà il pH e viceversa maggiore la concentrazione di H+ e minore sarà il valore del pH, cioè più acido. Vi ricordo che il pH è considerato acido sotto il valore della neutralità e cioè 7, e basico al di sopra di tale valore.
Facciamo un passo indietro non appena il Ca(OH)2 si miscela con l'acqua, il pH schizza in alto e il sistema poiché è uscito fuori dalla sua omeostasi o equilibrio, tenderà immediatamente di tamponare tale mutamento repentino assorbendo all'interno, attraverso il pelo dell'acqua, dall'ambiente circostante l'anidride carbonica (CO2) che tenderà per sua natura a riabbassare il pH verso valori più normali secondo la reazione CO2 +H2O <> H2CO3 che è acido carbonico. Ma come abbiamo sottolineato più volte se l'aumento di OH è troppo veloce e troppo repentino il sistema non riesce a bilanciare in tempo tale reazione e porterà alla formazione di carbonati e conseguente precipitazione (vedi parte 1). Quindi il sistema di non agitare troppo la kalk durante la preparazione e il suo inutilizzo dopo pochi giorni è da ricondurre alle reazioni che essa ha con la CO2 che richiamerebbe formando composti carbonatici che si legherebbero al calcio portando alla formazione di CaCO3 che abbiamo visto esserre insolubile e inutilizzabile. Per sapere infatti se la Kalk è ancora utile per fornire Calcio dobbiamo testarne il pH il quale non deve scendere sotto 12, altrimenti la quantità di calcio fornita è veramente irrisoria. Questo è anche il motivo per cui nella parte 1 abbiamo asserito che se si esegue un test per la durezza carbonatica in acqua di osmosi e una base OH- noi avremo un test comunque positivo, anche se in principio non c'era nemmeno un'oncia di carbonati. Infatti la CO2 dell'aria ha reagito con i gruppi OH- per formare carbonati: OH- + CO2 <<>> HCO3- che sono appunto (bi)carbonati, per usare una nomenclatura ormai desueta, anche se ancora utilizzata. "
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