Secondo me,molto ma molto raramente un "potenziale acquirente" pronto ad avvilirsi per 2 settimane di attesa in + od in - legge gli articoli scientifici della rivista "Aquarium Oggi".
La "dietrologia" la sappiamo far tutti ed č pure divertente,aguzza l'ingegno, ma a mio parere nel caso specifico andrebbero approfonditi ben altri aspetti pių interessanti:
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Materiali e metodi", cioč in che condizioni č stato portato avanti l'esperimento?
Come sono sopravvissuti i batteri (c'erano piante? hanno dato la classica scaglietta di cibo ?etc...)?Quali ceppi batterici si sono insediati spontaneamente?
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feed back": come si sono comportati i nitriti all'immissione dei pesci?
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follow up": l'acquario č ancora in funzione? da quanto tempo? I nitriti sono stabilmente a zero? Esistono differenze (e quali) fra i 3 acquari per quanto riguarda la capacitā di reazione a sovraccarichi di scorie? etc....
Sarebbe auspicabile scrivere due righe all'autore dell'articolo
Volevo,in sintesi, dire :
non entusiasmiamoci mai ciecamente di quello che leggiamo e che ci pare innovativo, nč accettiamo acriticamente i luoghi comuni (da cui,anche in acquariologia, nascono le leggende metropolitane) nč imprigioniamoci in consuetudini senza esserci assicurati che abbiano un serio fondamento e congruo periodo di sperimentazione:lo stato dell'arte attuale,comunque, ci porta a consigliare una maturazione del filtro di tre settimane(valore medio e con batteri starter).
D'altra parte-e concludo......

- frequento questo Forum perchč mi pare che questa mia "filosofia del buon senso" abbia ampio riscontro. Ciao
