|
Quote:
|
Un'altra domanda:quanto può essere contagiosa l'eventuale malattia?
|
Qui trovi tutto:
Tubercolosi dei pesci (Tuberculosis piscium)
Classica patologia "ambientale" la cui insorgenza è cioè legata a cattive condizioni ambientali o di salute del soggetto colpito. Questa malattia è causata, come per l'uomo, da micobatteri, spesso presenti in forma latente nelle vasche poco curate.
L'infezione può assumere una forma virulenta ed epidemica, che si conclude con la morte di tutti i pesci dell'acquario nel giro di poche settimane, o una meno aggressiva, che colpisce solo singoli esemplari debilitati. I sintomi sono quelli comuni a molte altre ittiopatologie, il che la rende difficilmente diagnosticabile in assenza di analisi microscopica dei soggetti colpiti. In genere i pesci affetti da tubercolosi presentano dimagrimento, formazione di ulcere cutanee, squame sollevate e perdita delle stesse, esoftalmo, mancanza di appetito, malformazioni della mascella e della colonna vertebrale, sbiadimento dei colori e apatia. Gli esemplari di specie gregarie tendono ad appartarsi. Purtroppo per questa malattia non vi è una cura efficace e una terapia medicamentosa è possibile solo entro certi limiti con la somministrazione di antibiotici (tetraciclina) altrimenti i pesci colpiti possono essere solo soppressi.
In caso di epidemia si dovrà anche operare una radicale disinfezione della vasca, degli accessori e degli oggetti di arredamento. I micobatteri interessati all'insorgenza di questa malattia sono potenzialmente patogeni anche per l'uomo: E' bene, quindi, maneggiare con una certa prudenza (utilizzando guanti protettivi) gli esemplari colpiti o semplicemente sospettati.