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Originariamente inviata da flavia puy
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Scusami se insisto ancora , ma il problema rilevato da te e da altri è legato solo all'innalzamento di materiale dal fondo!
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Scusate se mi intrometto...
I nani tendono a scavare, è un loro comportamento naturale, per cui è un dato di fatto che, se non avete un fondo spesso, c'è il rischio che eventuale fertilizzante posto nel substrato possa, per così dire, venire scoperchiato, con tutti i problemi di sorta.
Io personalmente, avendo un fondo alto, quando vado ad inserire il Multibottom di ADA riesco a farlo penetrare molto in profondità...per cui non mi sono ancora trovato dinnanzi a questo problema.
Il problema rilevato da Massi, a quanto ho capito e letto in giro, è che essendo i nani dei pesci per natura sensibili ai valori dell'acqua, possono risultare sensibili anche agli squilibri portati da una fertilizzazione giornaliera liquida.
Sempre da quello che ho letto, risulta chiaro che non ci sia un sintomo preciso ed evidente: i nani allevati in acquari olandesi (con forte fertilizzazione) sono (IN ALCUNI CASI) più cagionevoli di salute rispetto a quelli allevati in vasche dove la fertilizzazione liquida non viene utilizzata.
Questo è, da presupporre, a parità di valori base dell'acqua, a parità di tipologia di alimentazione, a parità di tipologia di inquilini, a parità di tipologia di illuminazione, a parità di arredo della vasca, a parità di stress a cui sono sottoposti i pesci.... insomma...a parità di un pò troppi fattori...
Questa è un'osservazione generale: non si sa quale sia l'elemento contenuto dei fertilizzanti che più vada ad incidere sulla salute dei pesci.
Il consiglio che leggo più spesso è di non somministrare fertilizzanti liquidi in dosi massiccie o di non somministrarlo affatto... In poche parole, se volete avere un acquario tipo ADA o un olandese, potreste avere dei problemi di allevamento con gli apistogramma.
Secondo me, o il ragionamento vi convince e vi adeguate, oppure continuate a fertilizzare in ogni caso.
Mi pare quasi impossibile verificare la cosa su basi empiriche (il "case stuy"i sarebbe adeguato per una tesi in biologia... ).... qui sta al buon senso di noi acquariofili decidere che strada perseguire.
Certo, sarebbe bello poter sapere quale fertilizzante e in quale quantità va ad influire sulla slaute dei pesci, ma allo stato attuale delle cose, una risposta precisa mi pare non ci sia.
Niubi