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Originariamente inviata da Mauri
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Originariamente inviata da giangi1970
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Mauri....sul discorso che i neon abbiano una temperatura di esercizio ottimale non lo metto in dubbio...
Il mio dubbio viene dal fatto che sembra che tutti lavorino al meglio a 40 °..non dico che l'hai detto tu eh......ma siamo sicuri che tutti debbano lavorare cosi??
La tua soluzione,del luxometro,la trovo la piu' efficace sicuramente....
Il problema e' ritrovarsi nelle condizioni in cui la plafoniera non riesca a smaltire il calore....
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Ci saranno forse Marche di Neon che lavorano con una Temp. superiore.........ma quello che voglio dire e come sfruttare al meglio i Neon a prescindere della Marca solo un LUXmetro può farti capire come Raffreddare nel modo giusto e non esagerare perche se si raffredda troppo si ha lo stesso calo, penso che le migliori Plafoniere sono quelle con sensore di Temp. interno che comandano le Ventole a secondo della Temp riscontrata all'interno, non e neanche difficile realizzarlo con un termostato esterno e inserendo una sonda all'interno che comanda le ventole.
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tutti i neon hanno una temperatura d'esercizio ottimale di 40

° e se ricordi bene l'ho affermato sostenuto e averle messe in atto circa 4-5 anni fà quando le ventole nelle plafoniere T5 erano un' utopia, figuriamoci a temperatura controllata, qualcuno mi diede anche del matto, ma le mie plafoniere rendevano un 20 25 in più (chissa perchè) ci vuole tempo ma piano piano mi date ragione, un giorno mi darete anche ragione sull'uso delle lenti sulle plafoniere led


vi prego non fatemi aspettare altri 5 anni
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Originariamente inviata da ALGRANATI
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si, ma solo se puoi controllarne la temperatura altrimenti rischi di raffreddare troppo.
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esatto proprio per questo avevo adottato una sonda temperatura
per poter avere sempre la temperatura ottimale..
al contrario di quelle a led dove la temperatura influisce sulla durata ma non sulla prestazione,
la mia capacità dipende da 30 anni d'esperienza dalla voglia di apprendere leggendo e rileggendo tutto quello che mi capita, e poi sperimentarlo di persona per convincermi di quello che leggo, e quello che dico è sempre supportato da prove e test reali e non presunti