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Il tuo discorso mi fa invece venire in mente il racconto sulla riproduzione di P. innesi (neon) a pH 8 e conducibilità neanche troppo bassa (se non ricordo male).
Un acquario funzionante dovrebbe essere un ambiente in equilibrio, già è difficile mantenere in equilibrio un 50 litri (figuriamoci costruirvi un biotopo). Se poi giochiamo con i valori dell'acqua....forse è meglio valori non ideali (o intermedi) ma stabili. questa è l'idea che secondo me dovrebbe passare molto prima di parlare di riproduzioni.
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Sacrosanto. non c'è niente da dire.
Quell'oscillazione di valori di cui parlavo io, è ovvio che non la si può fare a caso (o meglio, io l'ho fatto, ma quando l'ho fatto aveva una sua logica nel mio cervello, anche se magari errata...ed è per questo che ho aperto il topic) e sopratutto non può essere continua! L'idea era proprio quella di ricreare situazioni di equilibrio per alcuni mesi, per poi passare ad altre situazioni in modo molto graduale.
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un aspetto importantissimo è la tipologia fluviale. pesci di correnti di grandi fiumi o laghi (= tanta acqua) avranno variazioni di condizioni molto più contenuti di una specie che vive in una pozza che si asciuga
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Si questo me l'ero immaginato...infatti pensando al malawi mi son detto: lì il massimo che possono sentire i pesci è un'oscillazione di 2-3° in tutto l'anno...per il resto non so....forse la quantità di cibo a disposizione..boh..
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Pensate ad esempio all'Austrofundulus lehoignei "3,2 km to Sanare"...e che volete di più?!
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Vorrei un database delle location con foto di parte emersa e sommersa, con rilevamenti fatti ogni 6 mesi (quindi due volte l'anno) su chimica, livello dell'acqua e temperatura.
3,2 km to Sanare non mi dice nulla...posso andare a vedere quanto piove a Sanare ma più di quello....