lodevole tutto quello che hai scritto perchè si vede che lo fai con passione. Anche se molti interrogativi non hanno una risposta immediata
qualche altra provocazione su cui riflettere
quel'è il senso della ricostruzione del biotopo d'origine? ricreare le condizioni ideali per la riproduzione? personalmente ritengono che la ricostruzione di un biotopo in casa nostra sia un'utopia ma soprattutto non sempre adatta alla riproduzione "intensiva", riuscire a ricostruire situazioni che si conciliano con gli istinti di certi animali è già molto, ad esempio, l' Apistogramma trifasciata in vasca vuota con una noce di cocco si infila sotto (istinto!!), il Corydoras no, quindi l'allestimento con noce di cocco o simili è l'ideale per allestire una vasca con questo ciclide nano, atto alla riproduzione, noi diremmo, fa parte del biotopo

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se lo scopo è il mantenimento col solo fine dell'allevamento e divulgazione una "rocciata" con dei mattoni forati favorirebbe allo stesso modo la riproduzione, l'accrescimento e sarebbe di più facile manutenzione...
Poi ci sono pesci che in biotopi differenti da quelli originali sono diventati infestanti molto più che nei paesi di origine (pesce gatto e persico sole giusto per dirne 2, le sanguinarole invece in molte zone stanno scomparendo pur essendo nel loro habitat originale, forse solo più inquinato).
Il tuo discorso mi fa invece venire in mente il racconto sulla riproduzione di P. innesi (neon) a pH 8 e conducibilità neanche troppo bassa (se non ricordo male).
Un acquario funzionante dovrebbe essere un ambiente in equilibrio, già è difficile mantenere in equilibrio un 50 litri (figuriamoci costruirvi un biotopo). Se poi giochiamo con i valori dell'acqua....forse è meglio valori non ideali (o intermedi) ma stabili. questa è l'idea che secondo me dovrebbe passare molto prima di parlare di riproduzioni.
Il consiglio che ti è stato dato invece è differente, mantenere i pesci in situazione di equilibrio ed abbassare contestualmente durezza e pH, e, come hai colto, non è un semplice "provo ad abbassare questo e se non va abbasso l'altro", cosa che, qualunque appassionato, leggendo argomenti simili, potrebbe essere indotto a fare.
Io sono veramente ammallato di riproduzioni ma questa non deve diventare una malattia di cui divenire succubi altrimenti si arriva con lo "strizzare" i pesci pur di raccogliere uova. Lo scopo primario per un acquariofilo dovrebbe essere quello di costruire un ambiente che salvaguardi il benessere degli animali, se poi arriva la riproduzione ben venga. La riproduzione infatti non è segnale di benessere degli animali, può esserlo ma fra altri.
Purtroppo c'è anche da dire che spesso anche chi è molto appassionato, per il tipo di lavoro che ha o per esigenze domestiche, ha veramente difficoltà ad avere tutta unaserie di accorgimenti volti al mentenimento-riproduzione-accrescimento.
nei miei anni di permanenza qui ho sempre data per scontata la possiiblità di avere una seconda vasca, soprattutto per la quarantena, mi sono ricreduto! non è così! Ma è bello vedere la passione del neofita nel costruire una vasca che mai gli darà la possibilità di salvare avannotti ma nella quale i pesci potranno stare comunque bene.
Quindi forse è il mantenimento dell'equilibrio nella propria vasca il lavoro principale dell'acquariofilo con la vasca in salotto, e in questo forse non c'è nulla di male e non è in secondo piano rispetto a chi, per motivi di tempo-soldi-spazio, non è fortunato come me che ho sempre avuto la possibilità di avere una fishroom dove far girare le vasche.
questo è solo il mariopensiero, ovviamente