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Registrato: Sep 2007
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Originariamente inviata da Andrea Perotti
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Ciao Stefano, sono l'autore di tutti quegli articoli che hai linkato...
Ci tengo a darti dei consigli.
Per prima cosa quando leggi un range di valori cerca di tenerti lontano dai suoi estremi, se per esempio leggi pH da 6 ad 8 per una specie e da 8 a 9 per un'altra (sono numeri messi a caso giusto per farti un esempio) non pensare di metterle assieme tenendo il pH ad 8 nella convinzione di dare alle due specie un pH ottimo, saresti sui valori limite per entrambe le specie e realizzeresti un compromesso che non soddisferebbe nessuna delle due.
Se leggi Temperatura da 20 a 27 (sempre per farti un esempio) riguardo una specie, non pensare di metterla in vasca e di tenerla tuyya la vita a 20 °C o a 27 °C, non faresti il bene per quei pesci in quanto il range in questo caso indica lo sbalzo di temperatura che quella specie subisce in natura nell'arco di un anno, ma tenendola invece sempre al limite inferiore o al limite superiore del range il pesce non vivrebbe bene, essendo animali ectotermici il loro metabolismo lavorerebbe al minimo o al massimo e il pesce non godrebbe minimamente l'effetto della stagionalità climatica che invece sarebbe per lui un toccasana...
Insomma cerca di stare nel range ma possibilmente non troppo sui valori limite.
Comunque più che inpuntarti sui valori (che comunque sono importanti e vanno rispettati) ti consiglio di tenere in grande considerazione altri aspetti, ovvero la stabilità dell'ecosistema presente nel tuo acquario e lo studio della biocenosi, ovvero delle interazioni tra le varie specie costrette poi ad interagire nel tuo acquario. Ogni specie ha ben determinate caratteristiche comportamentali sia in termini di livello di nuoto, sia intermini di motricità, sia in termini di vita sociale, sia in termini di territorialità, sia in termini di tecnica di alimentazione, sia in termini di tollerabilità della luce, sia in termini di tollerabilità del movimento dell'acqua, sia in termini di tecniche riproduttive, sia in termini di spazio a disposizione per il nuoto, etc.... etc... occorre quindi prestare molta attenzione a come si fanno gli abbinamenti sotto tutti questi aspetti, onde evitare di avere specie sottomesse, aggredite, infelici, irascibili, con comportamenti innaturali .... insomma stressate, affinchè si possa ottenere un pacchetto complessivo che possa "stare in pedi" e possa permetterti di godere appieno le soddisfazioni che questo hobby può regalare.
Copio ed incollo la tua situazione attuale:
"2 trichogaster leeri
17 neon
9 pristella maxilaris
2 Corydoras panda
2 botia pagliaccio
2 Labeo bicolor
2 Epalzeorhynchos
ed 1 colisa leila femmina"
..al di la dei valori richiesti dalle singole specie mi salta ad esempio subito all'occhio la presenza dei "botia pagliaccio", che io sconsiglierei e sconsiglio a chiunque, la presenza di due "Labeo bicolor" (io ne avrei messo uno solo), il numero troppo esiguo di "Corydoras panda", il contrasto territoriale tra "trichogaster" e "Colisa" (invece la convivenza tra Pristella e Neon può anche starci in un 230 litri).
Alcuni dei tuoi pesci, ad esempio gli anabantidi, Tricho e Colisa, stanno bene in acqua poco mossa, quasi stagnante (che in natura si traduce spesso con bassissima concentrazione di Ossigeno .... difatti la natura li ha provvisti di un organo respiratorio supplementare), mentre altri sono pesci da fiume a scorrimento medio-rapido (quindi ricchissimi di Ossigeno).
La coppia di colisa potrebbe esservi innervosita perchè voleva costruire il nido e magari .... un po' per l'eccessiva presenza di altre specie, un po' per i Trichogaster, un po' magari per assenza della necessaria calma della superficie, un po' per l'assenza di detriti con cui poterlo irrigidire, etc.... non era possibile farlo. In questi casi avere una buona massa vegetale in vasca aiuta .... se uno dei due si innervosisce l'altro può sparire alla sua vista .... spesso in questi casi chi costruisce il nido non tollera la presenza del/della partner nelle vicinanze fino a che il nido non è completato e giudicato idoneo ... capisci bene che se da un lato il partner non può nascondersi alla vista dell'esemplare che costruisce il nido e dall'altro il movimento di superficie rende impossibile il completamento della costruzione del nido .... alla fine succede l'inevitabile...
Insomma ci sono molte cose da tenere in considerazione nel momento che si vuole riempire un acquario con una moltitudine di differenti specie (meno specie si inseriscono meglio è, te le godi appieno e gli eviti la maggiorparte delle fonti di stress) .... non solo i valori, che paradossalmente hanno un importanza minore rispetto ad altri aspetti, non sto dicendo che non contano .. bada bene ... sto dicendo che fanno molti più danni l'instabilità di un acquario o degli abbinamenti errati piuttosto che magari un pH a 7,2 quando avrebbe dovuto stare a 6,8 o un GH a 15 °dGH quando avrebbe dovuto stare tra 5 e 10 °dGH.
Ho visto tanti acquariofili fare disastri per inseguire magari quel preciso pH o quel preciso GH ... che magari era fuori range di un non nulla .... quando invece l'acquario girava benissimo, i pesci stavano benissimo, e bastava lasciarlo andare avanti così e sarebbe andato tutto bene...
Visto che già conosci il mio blog ti consiglio la lettura di questo mio articolo: http://aquaexperience.blogspot.com/2...bbastanza.html
soffermandoti in particolare sulle parti riguardanti l'alimentazione, l'interazione intraspecifica e lo studio della biocenosi. Ho cercato di semplificare la trattazione al massimo per renderla fruibile a tutti i livelli.
Ciao.
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quoto in toto l'intervento di Andrea Perotti  ...
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