Discussione: Azoto, discutiamone
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Vecchio 03-02-2011, 17:52   #1
Ink
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Azoto, discutiamone

Negli ultimi tempi, a fronte di articoli e conseguenti post sull'alimentazione in vasca ed il correlato livello di organici ed inorganici, alcuni dati mi hanno colpito e ne vorrei discutere con voi per vedere cosa può uscirne di buono.

In natura, come ben sapete, l'azoto ha un ruolo ben diverso rispetto alle nostre vasche. In mare, infatti, tutti gli organismi volgono la loro esistenza a cercare di procacciarsi azoto, in qualunque delle sue forme, per poterlo utilizzare come mattone da costruzione e produrre proteine e quindi crescere. In vasca il problema nostro è opposto, cercare di tenere il più a bada possibile la concentrazione di azoto nell'acqua.

In natura l'alimentazione degli animali avviene, ancora una volta, in modo molto differente rispetto alle nostre vasche. In modo costante, nell'acqua, fluttuano miriadi di microorganismi di vario tipo, trasportati dalle correnti e dalle onde verso la barriera. Questi microscopici bocconi di cibo vengono predati nella pressochè loro totalità dai pesci durante il giorno. Tali organismi hanno delle caratteristiche organolettiche molto povere, sostanzialmente contengono molto poco azoto, ma se prendiamo la quantità totale ingerita da un pesce durante un giorno, le cifre diventano molto più significative. Non solo. Tali organismi attraversano molto rapidamente l'intestino dei pesci, venendo poi espulsi solo parzialmente digeriti e quindi predati dai restanti organismi sessili della barriera, coralli e filtratori vari.
Da un simile quadro appare chiaro che l'azoto in ballo è molto, ma sempre sotto forma organica e sempre sfruttato nel migliore modo possibile.

Nelle nostre vasche, al contrario, noi somministriamo dei grossi boli di azoto molto distanti tra loro. Il mangime secco che diamo ai pesci ha une elevata concentrazione di azoto, al contrario il cibo vivo o surgelato ha una concentrazione di azoto molto più bassa. Per l'alta velocità di transito nell'intestino dei pesci, in gran parte verrà espulso e sarà alla mercè dei batteri, che lo trasformeranno in ammoniaca, nitrito, nitrato ed infine azoto. Le zooxanthellae potranno quindi farne uso, lungo tutte queste tappe, per proliferare, rendendo i colori dei nostri coralli poco apprezzabili. Credo perciò che il nitrito ed il nitrato siano i fattori prevalenti ad influenzare i colori dei nostri coralli.

In modo molto logico, mi appare importante cercare di cambiare le abitudini di alimentari della vasca, cercando di fornire cibo in modo più razionale ed ottimizzato e vorrei discuterne con voi sulla relazione tra alimentazione alla vasca, concentrazione nitrito-nitrato e colore dei coralli, con le relative azioni utili da intraprendere per apportare dei miglioramenti ai nostri animali.

In base alla mia esperienza, mi sono convinto che la crescita dei coralli sia prevalentemente correlata alla luce e che l'azoto che forniamo debba essere strettamente correlato al tasso di crescita. Un po' come dare la giusta quantità di benzina, in base alla velocità. L'eccesso viene sfruttato dalle zooxanthellae.
Credo quindi che i punti di cui discutere siano almeno due:
- come dare cibo ai pesci per darlo anche alla vasca, senza eccessi e senza creare "picchi di azoto", che credo sia il motivo per cui viene usata la zeolite
- quanto darne, in relazione crescita e valori degli inorganici in acqua
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