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Vecchio 28-12-2010, 16:12   #6
Cookie989
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Sai quando si è ammalato il mio colisa (e poi la sua compagna) mi sono demoralizzata parecchio anch'io. Ho provveduto subito a curarli ma il dessamor era inutile, sono passata al bactrim (per uso umano) ma il maschio era davvero troppo grave e non ce l'ha fatta. La femmina sembrava si potesse riprendere e invece passato il quinto ed ultimo giorno di cura l'ho trovata agonizzante sul fondo della vaschetta. Mi si è rotto il riscaldatore della vaschetta in cui li tenevo e la pompa dava (e da) problemi nell'acquario grande. C'è stata poi una strage di piante ed un'invasione di alghe. Ricordo che ero parecchio smotivata e ti capisco ma come ti dicevo, e come leggo adesso, il maschietto si può salvare quindi perchè non tenerlo ed affiancargli una compagna, magari dopo 40 giorni di quarantena?
Questi colisa sono stati i miei primi pesci in assoluto quindi capisco quando leggo molta tristezza da parte tua e di madame, capisco quando guardi il pinnuto agonizzante e vuoi solamente che le sue pene finiscano, quando preghi che la malattia non abbia toccato altri pesci, quando misuri i valori ad ogni cambio d'acqua e ti prendono per pazza, quando fai decantare l'acqua oltre a biocondizionarla alla giusta temperatura, quando vari il più possibile la loro alimentazione... E' un impegno notevole, me ne rendo conto, soprattutto quando in giro si vedono vasche lasciate alla deriva che però sembrano andare a gonfie vele.
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