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Vecchio 28-11-2010, 18:58   #16
mouuu11
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Allora mentre vedevo i nuovi nati osservo per bene la femmina che li ha partoriti , la seguo per un po e vedo che chiude le pinne e l'ho vista grattarsi una volta felicità x i piccoli completamente svanita insomma si ricomincia , axa pensava fosse costia ( niente pelle tipo velluto e che si stacca) ma leggendo potrebbe essere chilodonnella o tricodina i sintomi sono in ttt e 3 simili ... comunque ecco cosa dice della costia
Quote:
Costia (Ichtyobodo)

Sintomi: la pelle secerne tanto muco che la mucosa del pesce si presenta opaca; sulle zone maggiormente infettate la pelle si disgrega finché non compaiono delle ulcere. Se vengono attaccate anche le branchie la respirazione diventa difficoltosa.
Aspetto di un flagellato del genere Ichtyobodo.

Diagnosi: si raschia la pelle con un vetrino portaoggetti e si pone il raschiato sotto il vetrino coprioggetto. Già a circa 100 ingrandimenti si osservano degli organismi che hanno un moto caratteristico barcollante, o “a cavatappi” e che compiono improvvisi balzi. Per identificare il parassita occorrono ingrandimenti maggiori (almeno 300x) viste le sue ridotte dimensioni (8 µm). La forma del parassita, che possiede due flagelli, è a fagiolo o piriforme, a seconda che nuoti libero o che sia attaccato alla pelle dell’ospite.
Prevenzione: Ichtyobodo si trasmette per diretto contatto tra pesce e pesce. Il parassita è però anche in grado di nuotare da un ospite all’altro e, soprattutto, di resistere per brevi periodi fuori dall’acqua, potendosi quindi trasmettere, attraverso retini o altri strumenti non sterilizzati, da una vasca all’altra. I pesci colpiti sono comunque quelli deboli, alimentati male e che vivono in condizioni igieniche non ottimali.
Trattamento: Ichtyobodo non è in grado di sopravvivere a temperature superiori ai 30°C, è quindi sufficiente aumentare la temperatura a 32°C. Contemporaneamente si tratta la vasca con del blu di metilene. La soluzione base si prepara sciogliendo1 gr di blu di metilene in un litro di acqua e si usano, di questa soluzione, 1-2 ml ogni litro di acqua dell’acquario per 1-3 giorni. In alternativa si possono usare il solfato di rame, la formalina o l'acriflavina.
A parte sfregamento non noto altro giusto respirazione leggermente piu veloce , se servisse comu cra qui cita anche il solfato di rame.
Allora qualsiasi cosa sia si potrebbe risolvere da sola? devo isolare? alzare la t? Ditemi voi
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