| 
    
        
            Originariamente inviata da PLANCTONTECH
             
        
     | 
    
        
    
  | 
 
    
        
            Originariamente inviata da Wurdy
             
        
     | 
 
    
        
    
  | 
 
    
        
            Originariamente inviata da milani1
             
        
     | 
 
    | 
        provato a sentir Ferri?Magari vista la sua grande esperienza con il phyto ti trova la soluzione...
     | 
 
    
 
 
Mah... è un po' come chiedere all'oste se il vino è buono
     | 
 
    
 
 
Un saluto a tutti, Wurdy credimi, nasce tutto da passione, l'oste non ha nulla a che vedere, se non per il buon vino,  si parla di fito, o meglio di un problema sbaglio?
     | 
    
Ciao Roberto, la mia, quella dell'oste, era ovviamente una battuta 
Non ti nascondo però che questo caso dell'amico Aland mi faccia pensare e mi ricolleghi ad almeno altre 3 vasche di amici del forum (due delle quali andate perse e una presa per i capelli) che come punto in comune avevano:
SPS che filano inspiegabilmente con successiva perdita di tessuto
LPS e molli che stanno bene
Valori tutti a posto
Utilizzo regolare del phitoplancton
Premettendo la mia totale ignoranza in materia, il dubbio che mi è venuto (da mesi in realtà) al quale non sono in grado di dare una risposta è :
premesso che chi utilizza il phito lo fa con costanza e sa (o crede di sapere) cosa mette in vasca, ma non sa se tutto quanto dosato viene consumato dal "sistema" o una parte (qualitativa intendo, non quantitativa) rimane in vasca andando in accumulo.
 ipotizzando che non tutto venga assimilato, la parte di phito che,giorno dopo giorno si accumula in vasca, essendo elemento vivo consuma risorse alimentari e sostanze, ma si sa esattamente cosa consuma? cosa sottrae al sistema?

Potrebbe essere che sottragga portando verso lo zero sostanze necessari ai coralli SPS che per la carenza di queste vadano in sofferenza? 
Sono tutte domande alle quali io non ho una risposta, ma che mi lasciano dubbioso.
Ciao -28