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Originariamente inviata da metaldolphin
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Stare a leggere questo forum è divertente. Quasi quasi la firma la cambio e metto la frase che più mi rappresenta il genere umano: "ogni testa è tribunale"....lo dicevano sempre le persone anziane della mia borgata.
La cosa più bella è che chi ha iniziato la discussione, sicuramente sapeva di sollevare un vespaio, poi ha lamentato il diritto di esprimere le proprie opinioni senza le critiche di chi può avere più esperienza; si è parlato di evoluzione, adattabilità, della differenza che esiste tra il vivere e il sopravvivere.
Questo ultimo, secondo me, è il punto chiave: non si comprende l'effettiva distanza tra i due termini. Posso fare un esempio pratico partendo dai betta che in condizioni più che disagiate ( poveri! ) cercavano di riprodursi...ma quello è un istinto che può insorgere quando un animale si sente minacciato: cerca di tentare l'ultima sua risorsa per mandare avanti la specie... chi di voi ha mai catturato e mangiato un riccio di mare? 
Qui a Palermo è cosa abbastanza comune. Ebbene, specie ermafrodita, del riccio si mangiano le uova: viene aperto ancora vivo (terribile a pensarci ), e ad interno scoperto, pochi minuti dopo, possiamo vedere che rilascia sperma, nel disperato intento di autofecondarle....non mi pare se la passi bene in tale frangente: non sempre riproduzione fa significa benessere .
Sta a noi far sì che i nostri pescetti stiano bene e si riproducano per benessere, non per disperazione!
Scusate la crudezza dell'esempio, ma sappiamo cosa succede ad un pescetto "programmato" per mantenere il suo organismo a determinati valori, che si ritrova ad abitare una vasca a lui non adatta? Dei processi chimico-fisici che dovrebbero svolgersi in un certo modo e faticano a causa di un ph sbagliato?
Ci fidiamo della chimica per quanto riguarda migliaia di aspetti della nostra vita, dai farmaci agli smacchiatori per il bucato alle creme per la pelle: perchè per il benessere dei nostri pescetti la teniamo in considerazione?
Non sono iscritta da molto, ma ho avuto acquari da sempre in casa, la mia vasca ha quasi 30 anni, e quando ero piccola l'acquariofilia non era così attenta, e negli anni sono stati fatti passi da gigante: da quando ho riallestito la vasca di famiglia (dopo circa 6 mesi di "studi" - grazie a tutti i siti in tema, da AP ad Acquariofilia Consapevole ), pur amando alla follia i neon ho optato per guppy più vicini ai valori che per ora posso gestire...non sempre quello che ci piace ci autorizza ad impadronircene!
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sollevare un vespaio per una cosa così inutile non me lo aspettavo proprio.. semplicemente non mi va di ricevere critiche pesanti per i pesci che introduco quando poi chiedendo in giro mi dicono tutti che sono esagerazioni da acquariofili estremisti.. sinceramente mi giran le balle:D
io accetto tutti i consigli del mondo se no non avrei scritto qui chiedendo umilmente pareri e consigli, ma se poi sento persone del settore che mi dicono tutte che son scema a farmi ste paranoie quando son decenni e decenni che i neon vengon allevati così.. insomma.. bisogna anche essere obiettivi oltre che competenti no?