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Cercando di mettere un po' d'ordine:
al di là di valutare gli spettri pubblicati che sono anch'essi approssimati e con scale poco omogenee tra le varie case, le cose da considerare sono fondamentalmente tre, la potenza (W), la temperatura di colore (K) e la resa cromatica (Ra).
A parte la potenza, il cui significato è ovvio, la temperatura di colore mi dice se la lampada emette luce calda o fredda e la Ra indica la percentuale di affinità con la luce diurna, in pratica indica quanto i colori degli oggetti illuminati appaiano affini a quelli visti alla luce del giorno e pertanto è una buona indicazione sull'andamento dello spettro di emissione.
In genere all'aumentare della resa cromatica diminuisce l'efficienza della lampada (lumen/W).
Le lampade fitostimolanti hanno in genere sia Ra che efficienza bassa perchè essendo ricche di rosso e blu, sono carenti proprio alle frequenze a cui l'occhio umano è più sensibile (vedi scriptors nei messaggi precedenti) ed inoltre, avendo spettro sbilanciato, hanno anche resa cromatica scadente.
I W/l, dato già di per se puramente indicativo, valgono per lampade fluorescenti, se si passa a tecnologie diverse è possibile che da approssimato divenga proprio errato.
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Ciao, Fede
Non dobbiamo credere che siano intelligenti solo le persone che la pensano come noi.
Dare una mano agli altri è il modo migliore per tenersi in piedi. (Indro Montanelli)
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