Patrick: scusa, ma la mia esperienza smentisce ciò che dici: il mio scalare l'ho separato dai genitori non appena iniziò a nuotare, perchè, essendo figlio unico, i genitori lo avrebbero mangiato per fare una nuova nidiata...eppure lui ora, dopo due anni, ha fatto coppia e curava molto bene la prole...infatti avevo anche pensato di lasciare i piccoli con i genitori, ma siccome non si sa cosa può succedere, ho preferito evitare rischi.
Il problema è che girano troppe leggende sugli Scalari: anni fà ad esempio lessi che sono monogami e addirittura che se il partner muore non riformano più nessuna coppia, invece, non è così basti pensare all'esperienza di emilvivi o alla mia...la femmina perse il primo compagno, ma ha fatto subito dopo coppia con un altro esemplare più giovane.
Oppure la leggenda dell'imprinting...quando, invece, molto probabilmente il comportamento riproduttivo degli Scalari è qualcosa di già prefissato nei geni, indipendente dall'esperienza come mostrano numerosi casi.
Comunque voglio chiarire: non contraddico per il gusto di farlo...semplicemente non vedo, perchè l'esperienza non debba essere considerata nemmeno un pò, quando, secondo, me, è la cosa più importante.
Circa il litraggio non voglio mica dire che è bene tenere gli scalari in acquari piccoli, anzi, sono stato il primo a dirgli che se li trasferiva in un 200L era meglio...semplicemente siccome ora sono in gioco questi equilibri riproduttivi molto particolari (nel caso di emilvivi) credevo fosse meglio evitare ulteriori complicazioni.
