da piccolo ne ho prese di sberle dai miei genitori e dai miei nonni e ringrazio adesso per avermele date.
ho imparato più da quelle che dagli strumenti pedagogici che sembrano essere diventate le linee guide per l'iter di un ragazzino ,che guarda caso oggi, finisce con essere uno che ha le mutande fuori dai jeans che gli arrivano sotto il culo, e mezzo chilo di metallo attaccato al naso e alle orecchie.
tutto questo per dire appunto che siamo finti buonisti:
i milioni di sberle che i genitori e i nonni di una volta hanno tirato non hanno alimentato nessun tipo di violenza gratuita; sono state uno strumento "educativo" molto spiccio e rudimentale che però hanno formato (si spera) quei ragazzi che un domani saranno (o già sono) a loro volta genitori.
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