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Quel punto 1 io l'ho messo perchè ho letto che avete molte perdite subito dopo la schiusa e sicuramente è meno traumatizzante spostare le uova che sono, rispetto alle larve, molto resistenti. Ciò che obietta Matteo è comunque giusto: inutile allevare troppi pesci se poi non si ha modo di tenerli. (Questo però è, diciamo, un problema particolare nel senso che noi dovremmo puntare al massimo successo riproduttivo e semmai scegliere di limitarlo).
Da parte mia dovrei "vedere" almeno un paio di queste situazioni per capire esattmente quando queste larvette iniziano l'alimentazione (le orate lo fanno circa 3 giorni dopo la schiusa), di quante riserve dispongono, in quanto tempo esauriscono il sacco vitellino, quanto effettivamente mangiano ...
Credo però, da quanto leggo nelle vostre risposte (ma forse sbaglio), che la grande mortalità iniziale da voi escritta non sia dovuta all'alimentazione larvale il primo o secondo giorno (secondo me mangiano ancora poco ma correggetemi se sbaglio).
Non credo che in natura appena schiuse siano degli squali che cacciano e mangiano a più non posso e dobbiamo ricordare che in mare non c'è una concentrazione così alta di plancton e che se una larva non si rimpinza dopo poche ore muore. Per questo sono dotate di un sacco vitellino!
Quindi, se è vero quanto ho scritto, mi concentrerei:
- sull'alimentazione dei genitori, in modo da assicurare alle larve delle buone riserve.
- sul trattamento fisico delle larve (stress, temperature, illuminazione...), aggiungerei sicuramente molto fito che abbassa la luminosità diffusa e le tranquillizza.
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