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Vecchio 31-01-2010, 22:01   #6
Orysoul
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io ho del carbonato di calcio, glanumetria come sabbia fine,potrebbe andare???
cmq cito argomento riguardante l'incrocio del fotoperiodo

I migliori risultati li ho osservati facendo accendere le luci del refugium durante le ultime due/tre ore di illuminazione della vasca. In questo modo, la fotosintesi si attiva nel momento in cui nella vasca viene invece a terminare, ed avviene invece il processo inverso di rilascio di anidride carbonica. Questa stessa anidride carbonica verrà utilizzata come vero e proprio fertilizzante dalle alghe, che grazie all’illuminazione stessa potranno utilizzarla per la fissazione e l’accumulo delle sostanze nutrienti necessarie alla loro crescita. A questo punto, il fotoperiodo si protrarrà per diverse ore, facendo cos’ in modo che questo reciproco “scambio di favori” tra vasca e refugium si svolga al meglio: la Co2 residua viene consumata, e si ha un forte rilascio di ossigeno anche durante la fase notturna della vasca principale. Nel momento in cui faremo cessare la luce anche nel refugium, dopo circa 12 ore, ci ritroveremo con la vasca principale ancora in completa fase di buio, e come abbiamo imparato osservando al buio le nostre vasche, prenderà vita la brulicante attività di tutta la minuscola fauna che è solita uscire allo scoperto proprio durante la fase notturna…
E’ in questo momento che dal refugium alla vasca si avrà il maggior travaso utile di organismi planctonici.
Allo stesso tempo, avremo modo così di fornire, per quanto modesta e mai paragonabile alla densità naturale, una fonte di cibo viva ed utilissima per i nostri coralli. Tutto questo senza andare ad inficiare negativamente col lavoro svolto dalle alghe, ma anzi ottimizzando al meglio il loro ruolo di consumatrici di Co2.
Per semplificare la cosa, riporto un esempio “tipo” di come potrebbe essere impostato il fotoperiodo sia nella vasca principale che nel refugium:

Vasca Principale: accensione delle luci alle ore 9, spegnimento delle luci alle ore 21. (12 ore totali)
Vasca Refugium: accensione alle ore 18, spegnimento alle ore 6.

E’ più facile così capire come questi processi possano attuarsi, vero?
Inoltre dobbiamo considerare che comunque, dopo le spegnimento delle luci, il processo di produzione di fotosintesi attiva (produzione di O2/consumo di Co2) si protrae ancora per un breve lasso di tempo, prima di avere una fase di stallo ed invertirsi, quindi anche nel momento in cui il nel refugium calerà il buio, si potrà sfruttare ancora questa tendenza positiva.
Grazie a questo tipo di illuminazione incrociata, ho potuto constatare un ottimo andamento del valore di ph, che ho potuto monitorare grazie all’uso di due phmetri, riscontrando grossi benefici: arrivando a punte massime registrate di valori prossimi ad 8,6 Ph alla fine del fotoperiodo nella vasca principale, con valori minimi di 8,1/8,2 durante la totale fase di buio!
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Un saluto da Ory.....
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