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Vecchio 16-11-2009, 15:56   #4
cardisomacarnifex
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cardisomacarnifex, questa si che è una risposta !!
grazie mille davvero.
Figurati, non c'è di che!

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E sapresti consigliarmi su gasteropodi e crostacei adatti?
Gasteropodi realmente salmastri in commercio sono tutti quelli appartenenti alla famiglia dei Neritidi, quindi Neritina zebra, Neritina sp., Clithon spp., Pachymelania spp.. Tutte queste specie sopportano egregiamente un'acqua che va da completamente dolce (condizione tra l'altro per loro un pochino innaturale) ad avente una densità di almeno 1.010, e forse qualcosina di più (la densità varia con la temperatura dell'acqua, quindi per calcolare l'esatta quantità di sali da sciolgiere alla temperatura da te desiderata, puoi ricorrere a programmi per computer come ConvDens).

Gamberetti realmente salmastri in commercio sono alcuni Atydi, come Caridina gracilirostris, e alcuni Palemonidi come certi Macrobrachium. La comune CAridina multidentata (=ex japonica), secondo me non è molto adatta, perchè tollera densità relativamente basse, ideale 1.002, mentre C. gracilirostris valori senz'altro più elevati.

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ho letto anche di catfishes salmastri. Che mi dici?
Purtroppo non sono a conoscenza di pesci gatto tropicali adatti al salmastro, tranne che il pesce gatto striato Plotosus lineatus, che però da adulto diventa francamente marino.

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Se posso permettermi un appunto resta però irrisolta la domanda sulla salinità.
Tetraodon nigroviridis: salinità variabile con l'età. DA giovani possono anche vivere in vasche di pura acqua dolce, ma con l'età sarebbe bene aumentare la densità, fino a valori di 1.010 e oltre (molti adulti si rinvengono in mare).

[b]Monodactylus argenteus[/b]: stesso discorso fatto per il pesce palla, con la differenza che anche i giovani, se tenuti in acqua dolce, sono molto delicati, pertanto sarebbe opportuno tenerli fin dall'inizio in acqua salmastra, con densità almeno 1.004, aumentandola gradualmente con l'età (da adulti vivono in mare).

Scatophagus argus: stesse esigenze di Monodactylus.

Dermogenys pusillus: pesce di acque solo debolmente salmastre, si giova della presenza di sale diventando più resistente e robusto. Ideale una densità di 1.004 (circa 10 grammi per litro di acqua).

Chanda ranga: tipico pesce del mangrovieto asiatico, sopporta forti variazioni di salinità. I giovani andfrebbero mantenuti ad una densità di almeno 1.004, gli adulti anche superiore. Si possono anche variare i cambi parziali, alternando cambi con acqua dolce a cambi con acqua marina o fortemente salmastra.

Brachygobius spp.: qui il discorso si complica molto, perchè le diverse specie di ghiozzo-ape vivono in zone a differente salinità, alcune sono addirittura dulciacquicole. Quelle più frequenti in commercio, come B. nunus, vivono bene e si riproducono se tenute 6 mesi all'anno in acqua dolce o debolmente salmastra (1.002) e 6 mesi in acqua veramente salmastra (1.010), rispettando quella che è la ciclicità naturale. Altre, come B. doriae, si adattano anche a densità più basse (1.002). Diventa quindi di fondamentale importanza farsi dire dal rivenditore il corretto nome scientifico della specie per poter realizzare un allevamento ottimale.

Toxotes spp.: densità da 1.004 in su, se alterni cambi parziali settimanali una volta con acqua dolce e una volta con acqua marina rispetterai le fluttuazioni naturali dei mangrovieti e avrai pesci sempre sani e robusti.
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