TuKo, cercherò quel libro e lo leggerò, grazie per la segnalazione...ricambio il favore, se interessa, consigliando a tutti gli interessati di leggere "elementi di genetica ecologica" scritto da conner e hartl, editore PICCIN (ogni riferimento a persone reali è puramente casuale

) in cui si parla praticamente di tutti gli agomenti trattati in questo topic...
aggiungo che posso mandare per email, a chi interessato, una slide di un corso universitario che ho frequentato, riguardante l'ibridazione.
Paolo Piccinelli, mi pare di averlo già detto nell'altro topic, ma in caso lo dico adesso...i ciclidi dei laghi africani rappresentano un'eccezione ampiamente studiata proprio per la sua relativa unicità, in quanto i ciclidi di quei laghi si sono evoluti tramite meccanismi di isolamento riproduttivo rari in natura, proprio perché evoluti in assenza di barriere fisiche, che sono invece la norma in "condizioni normali"...
comunque scrivi:
"E' davvero, davvero, davvero difficile fra i pesci che un ibrido fra specie nasca e cresca in natura."
(scusate, non mi fuziona il "cita selezionato")
è esattamente quello che ho detto io, con una sola variazione...in realtà nascono eccome (ripeto, il caso dei ciclidi africani fa un pò caso a se, pur rispettando i principi generali che ho esposto prima), ma muoiono per selezione naturale, quindi quello che si osserva alla fine, è che di ibridi non ce ne sono, ma per il semplice fatto che o sono morti o non sono mai nati (ma per quanto riguarda gli ibridi in acquario ci interessa solo il primo caso, visto che nel secondo significa semplicemente che non potevano ibridarsi le due specie...)
edit:
aggiungo, sempre per chi è interessato, slide dello stesso corso, che parlano della speciazione dei ciclidi africani (pochissimo, ma qualcosina la dice..)